C'è un grande schermo nuovo, che nuovo in realtà non è: riapre il Cinema Colonna, storica sala fiorentina di Lungarno Ferrucci. Pellicole d'essai, prime visioni, film recuperati dal passato: l'obiettivo è portare in sala tutto ciò che verrebbe sacrificato sull'altare della grande distribuzione. Si comincia il 22 novembre nell'unico modo possibile: con una lunga maratona di proiezioni.
dal bianco e nero al digitale
“Il cinema che abbiamo in mente è un contenitore culturale – spiega Alessandro Baccani, patron dell’agenzia di comunicazione Headlive e nuovo gestore del Colonna – ci saranno i classici e il cinema d'autore, ma con un occhio di riguardo verso i nuovi linguaggi cinematografici: web series, spot, docufiction e ogni altra contaminazione digitale. Abbiamo tanti registi, anche giovani, che vincono premi e festival e poi non vengono distribuiti. Il nostro obiettivo è portarli in sala”.
vecchi classici, nuovi talenti, perle nascoste
La programmazione sarà divisa in tre. Il “Cineclub” del lunedì ripesca vecchi titoli – magari in versione restaurata – da far conoscere o riscoprire, il martedì e il mercoledì spazio a “Gli invisibili”: autori emergenti e pellicole di valore rimaste fuori dai circuiti della grande distribuzione. Dal giovedì alla domenica le prime visioni, anche queste di qualità, secondo lo spirito del nuovo Colonna. Prima proiezione alle 20.30 e seconda, spesso con un film diverso, alle 22.30.
una settimana in un giorno
Il giorno dell'inaugurazione sarà un concentrato della nuova formula. Si comincia alle 10 con il “Forum su realtà e prospettive del cinema in Toscana”, con Stefania Ippoliti, responsabile Mediateca e area cinema, Massimo Smuraglia, direttore della Scuola di Cinema Anna Magnani, Filippo Giovannelli, presidente dell'associazione Prima, e il direttore artistico di Fuoridalperimetro Alessandro Baccani.
Alle 15.30 le prime proiezioni, con una rassegna di web series e docufiction. Alle 18.30 “Fino all'ultimo respiro”, il film d'esordio di Jean-Luc Godard datato 1960. Dalle 20.30 due prime visioni: “Io sto con la sposa” di Antonio Augugliaro, alla presenza della protagonista Tasnim Fared, e “Il morto sono io!”, commedia venata di giallo di Jean-Paul Salomé. Poi, a mezzanotte passata, un grande classico del 1932, “Freaks” di Tod Browning, proposto nella versione restaurata.