sabato, 23 Novembre 2024
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La festa del nuovo Teatro dell’Opera, con una parata di stelle / FOTO

Dopo mezzo secolo di discussioni e 24 mesi di lavori, è cominciata ieri sera la nuova vita del Maggio Musicale Fiorentino. A tenere a battesimo il nuovo super mega Teatro, oltre al sindaco Matteo Renzi, una parata di stelle, tra ministri,vescovi e personaggi dello star system. GUARDA LE IMMAGINI

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Dopo mezzo secolo di discussioni e 24 mesi di lavori, è cominciata ieri sera la nuova vita del Maggio Musicale Fiorentino. A tenere a battesimo il nuovo super mega Teatro, oltre al sindaco Matteo Renzi, una parata di stelle, tra ministri,vescovi e personaggi dello star system.

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RED CARPET. Inizia presto la soirée del nuovo Teatro del Maggio. Alle 19.30 si aprono i cancelli e cominciano a sfilare le prime autorità, tra donne e uomini quasi egualmente impellicciati. Renzi arriva prima di tutti a fare gli onori di casa: alle 19.15 scende dalla tranvia, papillon al collo, e poi aspetta pazientemente la moglie Agnese (dentro, al caldo), che si presenta in nero Ermanno Scervino come preannunciato.

SOGNO.“C’è ancora da lavorare – dichiara il sindaco – ma è la realizzazione di un sogno”. “Abbiamo fiducia che arrivino i soldi dal Governo per completare l’opera”, gli fa eco la commissaria Elisabetta Fabbri.

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LOREN E MEHTA. Tra i primi ad arrivare Sofia Loren e il Maestro Zubin Mehta con la moglie, tutti e tre entusiasti del nuovo Teatro. Poco dopo arriva anche l’arcivescovo Betori, pronto a scoprire la targa con il sindaco.

STELLE. Alla spicciolata cominciano a sopraggiungere le star della serata, dagli assessori alla cultura Cristina Scaletti (Regione),Carla Fracci (Provincia), Giuliano Da Empoli (Comune), agli attori (tra cui una splendida Virna Lisi), ai personaggi del mondo dello spettacolo tra cui Cristina Parodi e il consorte “neorenziano” Giorgio Gori. Tra le istituzioni spunta a sorpresa l’ex sottosegretario Gianni Letta.

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SCATOLA DA SCARPE. Non poteva mancare Vittorio Sgarbi, che ha definito il nuovo teatro “una scatola da scarpe” e se ne è andato subito dopo l’Inno di Mameli.

MINISTRO. A farsi attendere più di tutti il ministro Profumo, che si è detto “fiducioso che l’opera possa essere completata entro l’anno prossimo”. Ma a quel punto lo spettacolo era già cominciato e le uniche star rimaste sul palco erano l’Orchestra del Maggio e Beethoven.

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