Si intitola QuaranTeens ed più che un’installazione d’artista è un vero e proprio “urlo” degli adolescenti di tutto il mondo contro il Covid e il lockdown. Suoni digitali, canti, frasi, musica, ambulanze, voci, racconti, grida di struggente intensità, carichi di vitalità e di speranza, provenienti dai cinque continenti. Sono queste le voci che danno vita a QuaranTeens, intervento artistico sul paesaggio sonoro ideato e realizzato da Benedetta Manfriani a cura di Valentina Gensini, che fino al 9 gennaio 2022 si potrà ascoltare nell’area alberata di piazza del Carmine.
Giocata nel titolo sulla provocatoria combinazione fra due termini idealmente lontani – la quarantena e il mondo dei teenagers – l’installazione nasce dalla call lanciata a febbraio 2021 da MAD Murate Art District, spazio gestito da MUS.E, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, l’Assessorato all’ambiente e all’Innovazione e l’Assessorato alle politiche giovanili del Comune di Firenze, con il coinvolgimento di Tempo Reale, e rilanciata da diversi centri culturali dei 5 continenti.
QuaranTeens, l’artista che ha riunito le voci degli adolescenti
Nella call si chiedeva ai giovani di tutto il mondo di mandare un messaggio (in qualsiasi lingua) per raccontare loro stessi e la condizione vissuta durante i lockdown, attraverso una traccia audio di massimo 20 secondi da registrare con il cellulare.
Un’azione di arte partecipativa fondata sulle straordinarie potenzialità espressive e comunicative del suono, lingua universale che oltrepassa ogni barriera culturale e linguistica capace come nessun’altra di veicolare emozioni. Sono state così raccolte tracce sonore arrivate da 51 paesi.
51 Paesi e un urlo contro il lockdown
Dall’Italia all’Albania, da Israele alla Gran Bretagna, da Taiwan al Messico, dalla Germania alla Nigeria fino all’Australia. Un grande “grido” collettivo che chiede attenzione. Mesi e mesi di pandemia hanno sovvertito la vita collettiva e individuale, ma anche fatto maturare nuove energie, di cui i giovani sono i principali depositari. Dimenticati dai governanti, oppressi dagli effetti collaterali della pandemia, le loro voci, dopo tanto silenzio, attendono di essere nuovamente ascoltate.
Tra i teenagers che hanno mandato i suoni ci sono anche migranti che risiedono in Italia e studenti italiani all’estero. Un gruppo di giovani con grave disabilità mentale ha usato i suoni per raccontare il trauma della reclusione subìto durante una ulteriore quarantena di due mesi, causata da un focolaio Covid all’interno della struttura in cui risiedono.
Le loro voci sono state unite all’interno di un’unica grande traccia post-prodotta diventata protagonista dell’intervento artistico QuaranTeens, il cui sound design è stato curato da Giovanni Magaglio di Tempo Reale e collocato nello spazio alberato di Piazza del Carmine a Firenze. Gli speakers diffonderanno una continua e suggestiva sovrapposizione di suoni dal 4 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022. La traccia sonora sarà distribuita anche in rete e per radio, affinché possa raggiungere chi da molto lontano ha voluto far sentire la propria voce.