«Leggo con soddisfazione – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – i dati delle ultime iscrizioni che confermano l’attenzione che l’amministrazione Renzi sta riservando alle famiglie e ai giovani di questa città. Sono 2463 i bambini accolti nei nostri nidi, compresi i 15 nella formula ‘a casa dell’educatore’, con una lista d’attesa al momento attestata su 906 bambini, destinata a decrescere ulteriormente fino agli ultimi inserimenti che avverranno nel febbraio 2013. Si prevede che la lista di attesa finale sia di circa 500 bambini, se si considera che nell’anno scolastico 2011/12 la lista di attesa, a conclusione degli inserimenti, fu di 667 bambini».rgrever regreg
BUONI SERVIZIO. «Si devono aggiungere a questi – ha aggiunto l’assessore all’educazione – le circa 270/300 famiglie che usufruiranno del buono servizio erogato dalla Regione Toscana tramite il Comune e quindi di fatto le famiglie escluse dal nido o dal buono servizio a Firenze saranno non più di 200. Un buon risultato che migliorerà ulteriormente quando saranno in funzione nel prossimo anno scolastico i tre nuovi nidi del Comune di Firenze, Palazzo Vecchio, Santa Maria a Coverciano ed ex Meyer, e i primi nidi aziendali, Menarini, Careggi, Telecom e Palagiustizia». Intanto sono disponibili i contributi regionali creati per sostenere quelle famiglie che, pur avendo fatto domanda, non riescono a trovare posto negli asili nido del Comune o nei convenzionati. Per le famiglie rimaste in lista d’attesa sono previsti buoni servizio fino a 2500 euro. La Regione anche quest’anno ha assegnato direttamente alle amministrazioni locali la gestione dei fondi per i buoni servizio.
A Firenze l’erogazione avviene secondo le fasce di reddito.
DONNE. Destinatarie dei buoni sono donne residenti in un Comune della Toscana, madri di bambini/e in età utile per la frequenza ai servizi per la prima infanzia ed inseriti nelle liste di attesa dei servizi educativi comunali». «L’erogazione dei buoni servizio – ha ricordato Roma Maria Di Giorgi – avviene sotto forma di sconto sulle tariffe applicate dai gestori di strutture educative accreditate che manifesteranno interesse al convenzionamento, stipulando apposito accordo, con l’amministrazione comunale. I ‘buoni servizio’ verranno assegnati alle madri che ne faranno richiesta e in possesso dei requisiti, e sino ad esaurimento delle risorse disponibili messe a disposizione dalla Regione Toscana, seguendo la graduatoria della lista d’attesa del Comune».
COME FARE. Per richiedere l’assegnazione dei buoni è necessario che i bambini risultino nelle liste di attesa della graduatoria dei servizi alla prima infanzia del Comune e che il nucleo familiare sia in possesso di una condizione economica definita e comprovata mediante l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore, per il 2011, a 32.500 euro.