Cresce la polemica sul prezzo degli affitti per gli studenti a Firenze. Troppo alto per chi deve venire a studiare qui. Così anche in città arriva la protesta indetta dal sindacato studentesco Udu: diversi hanno posizionato delle tende davanti alla biblioteca del Polo universitario di Novoli. Da Roma a Milano, da Bologna a Firenze: gli studenti uniti contro il caro affitti.
Le proposte del sindacato Udu sugli affitti degli studenti a Firenze e in tutta Italia
Dal sindacato Udu sono arrivate alcune proposte per contenere il caro affitti a Firenze e in tutta Italia. Intanto il blocco al rincaro dei canoni di locazione, poi l’incremento del fondo di aiuto e maggiore tutela per i fuori sede. E ancora nuove residenze universitarie, un tavolo permanente con il Ministero per affrontare la crisi abitativa. Infine un limite agli affitti turistici che fanno schizzare i prezzi e che quindi mettono in difficoltà gli studenti.
A Firenze la protesta ha avuto l’appoggio di Cgil e Sunia. Da tempo i sindacati hanno lanciato un allarme in questo senso: d’altronde in città il costo di una singola è intorno ai 430 euro al mese. Troppo.
Le reazioni
Udu critica il Comune di Firenze affermando che da Palazzo Vecchio “l’impressione è che non ci sia voglia di collaborare, anzi sembra proprio che manchi l’intenzione politica”. Sul caro affitti per gli studenti a il sindaco di Firenze Dario Nardella si è detto pronto “a organizzare un incontro con la Crui (la Conferenza dei rettori delle università italiane, ndr) per elaborare una proposta da avanzare al governo”. E ha ricordato che nel nuovo Piano operativo è previsto di mettere a disposizione il 20% della superficie di interventi edilizi per studentati.
E il governo? Attacca la sinistra. Il ministro Giuseppe Valditara (che con Firenze non ha un grande rapporto, basta ricordare ciò che accaduto con la preside del liceo Da Vinci) ha detto che “il problema del caro affitti è grave ma tocca le città governate dal centrosinistra”. Una frase che ha fatto andare su tutte le furie Nardella: “Non c’è limite alla vergogna, mi chiedo dove fosse il ministro mentre il suo governo votava a dicembre l’azzeramento del fondo nazionale affitti”.