Non un solo quartiere, ma tante frazioni che si snodano intorno all’area di Gavinana: il Quartiere 3 ha molte sfaccettature. Andando nel particolare possiamo divertirci a rintracciare almeno 8 o 9 frazioni.
Ponte a Ema
Confinante con il comune di Bagno a Ripoli troviamo per primo Ponte a Ema, collocato ai piedi della collina di Fattucchia, lungo la Chiantigiana. Completamente abbattuto durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruito, è il luogo natale di Gino Bartali e oggi ospita il Museo del Ciclismo a lui dedicato.
Sorgane
In secondo luogo incontriamo invece Sorgane, una realtà che a partire da fine anni sessanta è diventata sempre più centrale, tanto che il Quartiere ha deciso di istituire qui la propria sede. Anticamente era un piccolo borgo di campagna ma negli anni ’50 venne scelto come sede di un nuovo complesso di case popolari. Dopo l’alluvione fu rifugio di molti sfollati e oggi rappresenta un esempio di integrazione fra popoli e culture diverse (qui il nostro articolo con storia e curiosità su Sorgane).
Nave a Rovezzano e le Cinque vie
Sempre ai confini con Bagno a Ripoli, c’è la Nave a Rovezzano, piccolo borgo che prende il nome dall’antica nave-traghetto che univa la sponda sinistra dell’Arno con la zona, appunto, di Rovezzano.
Chiamata anche Ripalta o Ripaltuzza, vide la chiatta che trasportava persone e veicoli, restare in funzione fino al 1979, quando fu sostituita dal Ponte di Varlungo. Insieme alle Cinque Vie possiamo sicuramente affermare che è la zona più rurale del Quartiere 3. In questi due territori infatti la città sembra quasi farsi da parte per ritrovare un po’ di quella antica pace campagnola che si muove lenta fra i vicoli che ne delimitano i campi.
Cascine del Riccio
Molte coltivazioni sono presenti anche alle Cascine del Riccio, storica frazione ai piedi delle Cave di Monteripaldi, che prende il nome dalla famiglia dei Ricci. Le Cinque Vie oggi sono più facilmente raggiungibili grazie alla nuova circonvallazione che passa proprio attraverso le Cascine del Riccio.
Galluzzo
Passando per le Due Strade arriviamo poi al Galluzzo. Situata nella parte più meridionale del Comune, è famosa in primo luogo per la Certosa costruita nel XIV da Niccolò Acciaiuoli. È uno dei due poli del quartiere insieme a Gavinana, e prende il suo nome dal gallo rappresentato nello stemma comunale. Altro luogo di vanto è senza dubbio il Palazzo del Podestà.
Concludiamo giungendo sulla collina di Arcetri dove si trovano molti edifici storici come la casa del confino di Galileo Galilei, il convento di San Matteo, l’osservatorio astrofisico e molti altri. Da qui in poi si snoda il Pian dei Giullari.