Il mondo della cooperazione toscana si mobilita dopo il nubifragio che sabato scorso ha duramente colpito la città. Legacoop Toscana ha deciso di rispondere all’appello del sindaco Nardella e ha dato la sua disponibilità a prendere in carico il recupero del parco dell’Anconella, distrutto dall’uragano.
la mobilitazione
La risposta di Legacoop Toscana arriva a poche ore dalla richiesta del primo cittadino a impegnarsi per contribuire a risanare lo stato di emergenza. La mobilitazione del mondo cooperativo – viene spiegato – seguirà forme di intervento che si decideranno a breve, con lo scopo di rendere il parco alla città il prima possibile. Nelle operazioni saranno coinvolte le cooperative forestali e quelle di settori affini. Non solo, le cooperative associate a Legacoop e i loro soci finanzieranno le spese per il ripristino del parco.
“un pezzo di storia”
“Vediamo la città colpita profondamente dalla tempesta di sabato scorso, sia a livello materiale, sia a livello emotivo – dichiara Roberto Negrini (nella foto), presidente Legacoop Toscana – per questo abbiamo deciso di dare immediatamente il nostro contributo. Il parco dell’Anconella è un pezzo di storia della città ed è il polmone verde di tanti fiorentini. Appena terminati i lavori per rimuovere le piante cadute, inizieremo ad occuparci di ripiantare gli alberi per ridare forma al parco”.
l'adesione di Cft
E anche Cft sposa la campagna promossa da Legacoop Toscana per ricostruire il parco dell’Anconella. “Rispondiamo all’appello del presidente di Legacoop Toscana, Roberto Negrini, e in attesa di definire con Legacoop le modalità di intervento – spiega Leonardo Cianchi, presidente di Cft – ci impegniamo da subito a promuovere, fra i soci che vorranno, la possibilità di donare almeno la contribuzione di un’ora di lavoro per il polmone verde di Firenze Sud. Cooperare, infatti, significa anche condividere e tutelare il patrimonio di tutti: Cft si mobiliterà in tutti i modi possibili per l’Anconella, per restituire alla città il suo parco, ancora più bello di prima”.