Uscire senza valido motivo a Pasqua e Pasquetta per fare una “gita” o per andare a pranzo dai parenti potrebbe costare molto caro, anche per chi usa il trucchetto della seconda casa: il Ministero dell’Interno, con una circolare a tutti i prefetti, ha chiesto di intensificare i controlli durante il weekend festivo e verificare il rispetto delle limitazioni per l’emergenza coronavirus. Pugno duro quindi e multe salate, come previste nel decreto del 25 marzo.
Polizia, carabinieri e tutte le forze dell’ordine saranno quindi impegnati durante il periodo pasquale per far rispettare le regole sugli spostamenti nel proprio comune e tra località diverse. Tra queste disposizioni c’è anche il divieto di recarsi in un’abitazione diversa da quella principale, come la seconda casa utilizzata per le vacanze. “Nell’attuale contesto emergenziale – chiarisce ancora una volta il Viminale – non sarà, infatti possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico”.
Coronavirus: controlli per Pasqua, nel mirino la seconda casa
Nelle varie zone d’Italia le Prefetture hanno messo a punto dei piani di azione, con posti di blocco e verifiche a tappeto lungo le principali autostrade e le arterie di comunicazione che portano fuori dai centri urbani, come anche nelle vicinanze dei parchi. “Non vanifichiamo gli sforzi fatti fino ad ora, continuiamo con responsabilità ed unità. Restando a casa salviamo vite umane. È fondamentale il contributo di tutti”, è l’appello lanciato con un tweet dal sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia.
Coronavirus, il nuovo modulo di autocertificazione (pdf e word – 26 marzo)
Sul litorale romano ad esempio i sindaci hanno minacciato controlli abitazione per abitazione, in modo da smascherare chi andrà senza motivo nella seconda casa al mare. In Versilia il primo cittadino di Viareggio ha allargato la zona off-limits, dalla spiaggia alla passeggiata fino alle pinete. Nel pisano, divieto di accesso sul litorale di Calambrone, Tirrenia e Marina di Pisa.
Droni in volo a Firenze
Durante il fine settimana di Pasqua a Firenze per i controlli saranno usati anche droni normalmente impiegati per il monitoraggio della viabilità in modo da scorgere dall’alto chi non rispetta le disposizioni contro la diffusione del coronavirus. Attenzione quindi agli assembramenti di persone.
Sempre a Firenze saranno sorvegliati speciali i lungarni e le aree verdi dell’Anconella e dell’Argingrosso, mentre i controlli alle Cascine, il più grande parco cittadino – sono assicurati dal’Esercito. Nel capoluogo toscano è stato annullato lo scoppio del carro, antica tradizione pasquale, e anche la messa in Duomo sarà a porte chiuse, come del resto tutte le celebrazioni liturgiche previste nelle chiese di tutta Italia.
Coronavirus, multe salate
Per chi non rispetta le limitazioni agli spostamenti introdotte per l’emergenza coronavirus sono previste multe da 400 a 3.000 euro. Rischia fino a 5 anni di carcere chi, positivo al Covid-19, viola la quarantena ed esce di casa.