“Il compito del partito che abbiamo costruito – ha aggiunto Orlando – è oggi quello di indicare le proprie idee per il futuro delle comunità nelle quali agisce e verificare le possibili convergenze con le altre forze politiche disponibili a condividere il progetto. Il problema dunque, è prima politico che statutario o regolamentare ed è costituito dalla necessità di prevedere un percorso in grado di favorire solide alleanze programmatiche”.
“Una eventuale scelta di fare elezioni primarie del PD – prosegue ancora l’esponente del PD – aperte agli elettori, nelle quali il PD rappresenta per dimensioni gran parte della coalizione rischia di indebolire la possibilità di tenere in seguito le stesse primarie di coalizione. Non solo, infatti, pressoché la stessa base elettorale sarebbe in pratica chiamata a pronunciarsi due volte nell’arco di poco tempo, ma anche e sopratutto gli eventuali alleati si troverebbero di fronte ad un sostanziale fatto compiuto”.
“Questa – ha cocnluso Orlando – è la fase delle idee e del confronto, ci sarà tempo poi per concordare con gli altri i percorsi che tengano conto delle indicazione contenute negli statuti e nei regolamenti”.