Sarà presto a Firenze il Memoriale italiano “sfrattato” dal Blocco 21 di Auschwitz. Aned, proprietaria esclusiva dell'opera d'arte, ha scelto lo spazio Ex3 di Gavinana tra le varie opzioni possibili, con l'obiettivo di riallestire e riaprire al più presto al pubblico un'opera che in Polonia, negli ultimi anni, era stata più volte criticata, fino alla chiusura, nel luglio 2011, del padiglione italiano.
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Soddisfazione per questa decisione è stata espressa da Regione Toscana e Comune di Firenze. “Siamo la terra del primo Treno della Memoria – afferma Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana – e sapere che il Memoriale non sarà distrutto ma sarà presto accolto a Firenze è davvero una bella notizia. Anche per quelle centinaia di studenti che a fine gennaio 2015 raggiungeranno Auschwitz. Regione dell'accoglienza e della tolleranza – prosegue Rossi – siamo lieti che l'opera d'arte venga presto trasferita a Firenze e rinasca così a vita per testimoniare alle generazioni future i valori dell'antifascismo”.
nardella
“Firenze è orgogliosa di diventare la nuova casa del Memoriale – spiega il sindaco Dario Nardella – un'opera che per sempre ricorderà a tutti noi l'orrore del campi di sterminio e la brutalità dell'uomo sull'uomo, perché ciò non torni mai più a ripetersi. Con quest’opera accogliamo all'interno dell'EX3 un simbolo della memoria nazionale e uno strumento fortissimo per lavorare sull’educazione dei nostri giovani. Un modo anche per dare all'EX3 un nuovo ruolo simbolico nel panorama degli spazi espositivi fiorentini in un momento di grande evoluzione e valorizzazione”.
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“In stretta sinergia con il Comune di Firenze – sottolinea a sua volta Sara Nocentini, assessore regionale alla cultura – lavoreremo per valorizzare il Memoriale con particolare riferimento ai giovani: i settantesimi anniversari che stiamo celebrando, e che si concluderanno nel 2018 sui valori della nostra Costituzione, forniranno certo molte occasioni anche per illuminare il Memoriale che per tanti anni ha rappresentato l'Italia in quel luogo d'orrore”.
l'ex3
Aned, proprietaria esclusiva dell'opera, ha dunque deciso di accettare la proposta di Palazzo Vecchio e di Palazzo Strozzi Sacrati per trasferire nello spazio dell’EX3 il memoriale da anni collocato nel Blocco 21 e che adesso, in omaggio a nuove linee guida dettate dal Museo Statale di Auschwitz, deve essere smantellato perché giudicato, come opera d'arte, non più coerente con i nuovi allestimenti di taglio pedagogico-illustrativo scelti dai governi polacchi.
Davanti al rischio di distruzione, il memoriale (che porta le firme, come testimoni-autori, di Primo Levi, Ludovico Belgiojoso, Teo Ducci, Gianfranco Maris insieme a Nilo Risi, Luigi Nono, Pupino Samonà ad altri) è adesso salvo. Il governo italiano – conferma Aned – ha affidato smontaggio e trasporto in Italia del monumento all'Istituto Centrale del restauro e all'Opificio delle Pietre Dure.