Avanti tutta per il progetto del nuovo stadio Artemio Franchi di Firenze, con la Fiorentina che “sarà stupita” della riqualificazione, che coinvolgerà anche il quartiere di Campo di Marte, assicura il sindaco Dario Nardella. Il punto sul futuro dell’impianto sportivo è stato fatto il 29 giugno 2022 nel corso del convegno organizzato alla Palazzina Reale, sede di Ordine e Fondazione Architetti Firenze, dal titolo “Lo stadio di P.L. Nervi e il Campo di Marte”.
I tempi dei lavori per il nuovo stadio Artemio Franchi di Firenze
Tra gli ospiti anche l’architetto David Hirsch, capo progettista di Arup, lo studio che ha vinto il concorso internazionale per gli interventi sullo stadio. “Stiamo andando avanti a pieno ritmo. Al momento non ci sono motivi per pensare di non riuscire a rispettare i tempi – ha affermato -. Il nostro progetto è adatto a questa città: forse si differenzia dagli altri perché non entra a gamba tesa sullo skyline di Firenze come, come tutti sappiamo, è molto delicato e fragile”. Secondo il cronoprogramma, i lavori per il nuovo stadio Franchi di Firenze inizieranno entro dicembre 2013 per finire nel 2026.
La conferenza dei servizi
Il progetto del nuovo stadio Franchi di Firenze sta suscitando grande interesse e consensi, secondo il primo cittadino Nadella. “Il gruppo tecnico, composto da tecnici della Fiorentina, con quelli del Comune e i progettisti, sta lavorando – ha sottolineato il sindaco – La Fiorentina sarà stupita del nuovo stadio. La conferenza dei servizi deve essere snella: mi appello al buon senso di tutte le autorità perché ci sia la disponibilità a far presto”.
Al momento, ha aggiunto l’architetto Hirsch, non risultano prescrizioni in sede di conferenza dei servizi, anche se ora si attende l’esito formale della riunione in programma il prossimo 8 luglio.
In mostra i progetti per la riqualificazione dello stadio di Firenze
Intanto gli 8 progetti finalisti del concorso internazionale per il restyling del Franchi sono in mostra (a ingresso libero) fino al 1 luglio alla Palazzina Reale di Firenze. “L’evento di oggi vuole concentrare l’attenzione sulla procedura del concorso – ha evidenziato il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Pier Matteo Fagnoni -. L’esperienza fatta per lo stadio Franchi e la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte è certamente un esempio virtuoso, sia per la complessità del tema, sia per l’importo complessivo. Dobbiamo sempre ricordare che i concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni rappresentano la migliore procedura con cui realizzare opere, ovvero utilizzare le risorse pubbliche e servire al meglio gli interessi dei cittadini”.
Il convegno è stato organizzato da Comune di Firenze, Ordine degli Architetti di Firenze, Fondazione Architetti di Firenze, con il contributo di Fondazione CR Firenze, il supporto di Ance Firenze ed è stata resa possibile anche grazie agli sponsor Vangi e Saima.