Ospitare la prima tappa del Tour de France sui due versanti dell’Appennino, fra Toscana ed Emilia-Romagna, Firenze e Bologna: è l’idea del sindaco di Firenze Dario Nardella già condivisa con il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.
Il Tour de France tra Firenze e Bologna
Lo ha fatto sapere lo stesso sindaco Nardella durante la conferenza di presentazione di “Rinasce Firenze“, il piano per la ripartenza della città dopo l’emergenza Covid. “Ho chiesto al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini – ha detto Nardella – di organizzare a ridosso dell’Appennino la prima tappa del Tour de France“. Un’idea che evoca la proposta di candidare Firenze e Bologna come sedi delle Olimpiadi 2032.
Maglia gialla sull’Appennino
Nessuna indicazione più precisa in merito a quale edizione si stia ragionando. Non sarà certamente quella del 2020, che prenderà il via il prossimo 29 agosto. Né quella del 2021, il cui percorso resta da definire ma si sa intanto per certo che partirà in Danimarca, con una crono e due tappe tra Copenhagen e Sønderborg.
Se ne parlerà, quindi, per le edizioni dal 2022 in poi. Certamente l’idea di un Tour de France sull’Appennino, tra Toscana ed Emilia-Romagna, magari con un passaggio per i capoluoghi Firenze e Bologna, è una suggestione che scalda gli animi di appassionati e non.
È consuetudine vecchia ormai di decenni, infatti, quella dei grandi giri di organizzare alcune delle loro tappe, soprattutto quelle inaugurali, all’estero. Negli anni il Tour de France è passato lungo le strade di Andorra, Belgio, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Principato di Monaco, Olanda, Spagna, Svizzera e Regno Unito. Lo stesso hanno fatto il Giro d’Italia e, più di recente, la Vuelta a España.