Il botta e risposta a distanza è andato in scena oggi durante e a margine dell’assemblea annuale della Confindustria fiorentina. Parlando dal palco, il ministro ha invitato ad approfondire la questione del passaggio della tramvia a fianco di piazza Duomo, aggiugendo che sarebbe meglio evitare “tracciati che interessano la zona del Battistero e del Duomo, dove invece sarebbe bene pensare ad un parco del Rinascimento: una zona dichiarata patrimonio mondiale dall’Unesco”.
Avanti con le infrastrutture, ha detto il ministro, “ma i luoghi simbolo vanno salvaguardati. Da livornese dico anche che non ho mai sentito un pisano che volesse una tramvia in piazza dei Miracoli o un romano in piazza Navona”. Matteoli ha parlato anche della linea 1 della tramvia, chiedendo in sostanza un’accelerata ai lavori: “prima la terminiamo e meglio é, visti anche i tanti disagi sopportati dai fiorentini”.
La risposta del sindaco di Firenze, presente all’assemblea di Confindustria, non si è fatta attendere. “Credo che il ministro Matteoli avesse un’informazione molto parziale sulla tramvia – ha detto Domenici -. Ne abbiamo poi parlato anche a quattrocchi e lui mi ha detto: sai mi hanno mandato un disegno… Ma al di là di questo, devo dire che ho trovato sorprendenti le parole del ministro perché, anche rispetto alla impostazione del presidente di Assindustria Firenze, ha dichiarato che non deve esistere tanto una politica per Firenze quanto una politica per tutta la Toscana, tagliando fuori subito tutto il dibattito su un eventuale intervento straordinario con la legge speciale per la città”.
Ma il primo cittadino ha ricordato che il progetto della tramvia ha ricevuto finanziamenti anche dal governo Berlusconi in carica dal 2001 al 2006 (di cui tra l’altro Matteoli faceva parte). “Governo e Popolo delle libertà devono chiarirsi le idee – ha continuato Domenici -. Io parlo con alcuni esponenti del Pdl che fanno considerazioni un po’ diverse. Il problema, quindi, non è nostro e, d’altra parte, su dove passasse la tramvia alcuni esponenti del nuovo governo erano informati perché l’accordo lo abbiamo fatto con il precedente governo Berlusconi che, in parte, lo ha anche finanziato. Quindi vediamo come si chiariranno le idee”.
Il sindaco si è soffermato infine sulla questione dei tempi di realizzazione dell’opera. “Tutti ci dicono di fare presto e poi si pone ogni forma di opposizione”, ha concluso.