Nessun inchino, i ritardi sono dovuti piuttosto a “guasti infrastrutturali o a cause esterne”. Il programma di circolazione viene modificato dal gestore della rete solo in circostanze particolari e comunque salvaguardando sempre le fasce orarie del traffico pendolare. È quanto precisa Ferrovie dello Stato in merito ai disagi subiti dai pendolari della linea Direttissima in partenza dal Valdarno che Il Reporter ha raccontato la settimana scorsa.
La lettera delle Fs
Pubblichiamo di seguito e per intero la lettera di precisazione inviata da Ferrovie dello Stato Italiane alla nostra Redazione:
“Nell’articolo L’inchino che blocca i pendolari, ritardi a raffica si racconta che i treni in transito in Valdarno, fra le 6 e le 8.30, registrano ritardi per presunte precedenze che i convogli regionali concederebbero ai treni Alta Velocità.
Non è così. Modifiche al programma di circolazione sono adottate dal Gestore della rete (Rfi) solo in caso di circolazione perturbata da eventi esterni o guasti. E anche in questi casi, in base a protocolli definiti, RFI assicura la salvaguardia del traffico pendolare nelle fasce orarie 6-9 e 17-19. I disagi raccontati nell’articolo sono conseguenti a guasti infrastrutturali o a cause esterne, non a quelli che nell’articolo vengono definiti “inchini” ai treni Av.
Per quanto riguarda il ritardo registrato dai treni precisiamo che il traffico ferroviario è sempre stato gestito con l’obiettivo di salvaguardare, contendendo al massimo i ritardi, sia il traffico pendolare sia quello Av.
Sottolineiamo, inoltre, che la puntualità dei servizi regionali della Toscana negli ultimi tre anni, pur in presenza di un incremento dei servizi Av – principalmente determinato dall’ingresso nel mercato della nuova impresa ferroviaria Ntv – ha registrato un crescente livello di puntualità passando dall’89,8% del 2012 al 90,5% del 2014. Infine, la puntualità entro i 5 minuti dei treni regionali è superiore a quella dei treni Av e l’incidenza delle cause esterne sui ritardi dei treni è stata pari al 2,9%”.