Un tunnel che collegherà Sesto all’Osmannoro e correrà sotto la nuova pista dell’aeroporto di Firenze. È l’idea entrata nel progetto dell’ampliamento dello scalo, ora al vaglio degli uffici romani, dopo le osservazioni e le integrazioni chieste dal Ministero dell’Ambiente. “Un aspetto molto migliorativo“, ha commentato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che sta seguendo da vicino la partita dello sviluppo di Peretola. Le tante prescrizioni per la sicurezza idraulica e di tutela ambientale arrivate dal dicastero guidato da Gilberto Pichetto Fratin però rischiano di aumentare i costi. Quindi il piano sarà ritoccato all’insegna della sobrietà, ha detto lo stesso governatore. Il primo a cadere sarà con tutta probabilità il nuovo mega terminal con il tetto ricoperto da filari di viti.
Il tunnel sotto la nuova pista dell’aeroporto di Firenze
La nuova pista, non più parallela all’autostrada ma leggermente inclinata rispetto all’A11, sarà orientata verso l’impianto di trattamento dei rifiuti di Case Passerini, salvando dai sorvoli buona parte dell’abitato di Sesto. Il progetto presentato a Roma prevede anche la realizzazione di un tunnel per le auto: in questo modo per spostarsi tra la zona industriale dell’Osmannoro e Sesto Fiorentino non bisognerà girare intorno alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, ma basterà passarci sotto. Le auto risparmieranno così circa 1,5 – 2 chilometri di percorso, ha spiegato Giani interpellato sul tema dai giornalisti.
Addio al terminal con le viti sul tetto
Intanto a seguito delle indicazioni del Ministero dell’Ambiente il progetto della nuova pista dell’aeroporto di Firenze sarà revisionato, anche in chiave di risparmio costi. Toscana Aeroporti ha chiesto 120 giorni per rispondere alle richieste del Ministero dell’Ambiente. Tra le opere aggiuntive quelle di impermeabilizzazione e di sicurezza idraulica, che impatteranno sul conto finale dell’opera. Così si farà a meno di ciò che non è necessario come il mega terminal con piazza coperto e tetto ricoperto da filari di viti, che era un elemento distintivo del “vecchio” masterplan.
Giani ha detto di aver accettato “con favore quell’impostazione che con la presentazione del nuovo progetto, anche rispondendo alle nuove prescrizioni, sta portando Toscana Aeroporti a fare della sobrietà l’elemento fondamentale. E conseguentemente non un mega terminal, con addirittura le viti sopra il tetto – ha aggiunto – Meglio fare una cosa normale perché noi questa operazione dell’aeroporto non la facciamo per fare una grande opera, ma la facciamo perché siamo convinti che con questa nuova pista semideclinata rispetto all’autostrada raggiungiamo maggiori condizioni di sicurezza e ambientali“. Per quanto riguarda i tempi, se tutto andrà liscio, il progetto dovrebbe essere pronto e ricevere il via libera in primavera.