“Puntiamo sui laboratori manuali perché qui i ragazzi iniziano e finiscono un lavoro e soprattutto comprendono che sono capaci di fare qualcosa di bello nella loro vita”. Zaira Conti trent’anni fa a Firenze ha fondato l’associazione Progetto Villa Lorenzi per prevenire il disagio giovanile e aiutare chi ha problemi di dipendenza.
Oggi chiede l’aiuto di tutti per portare avanti ancora i laboratori artigianali, di falegnameria come di cartotecnica, parte integrante del progetto educativo e riabilitativo dei giovani che ogni giorno frequentano Villa Lorenzi, storico edificio poco distante da Careggi.
C’è tempo fino al 23 giugno per partecipare al crowdfunding solidale promosso dalla Fondazione Il Cuore si scioglie all’interno dei “Progetti pensati con il cuore” e intitolato “Insieme per Villa Lorenzi – Artigiani si diventa”. Tutti possono contribuire, anche con piccole donazioni sulla piattaforma web Eppela o partecipando alle iniziative organizzate dalla Sezione soci Coop Firenze Nord Ovest.
Il progetto di Villa Lorenzi
In trent’anni di attività oltre 1200 ragazzi sono passati da Villa Lorenzi. Se durante i 40 giorni di raccolta fondi, sarà tagliato il traguardo dei 5mila euro raccolti, Il Cuore si scioglie raddoppierà la cifra, finanziando con 10mila euro i laboratori di cartotecnica. Stesso meccanismo se sarà raggiunto il secondo gradino, quello dei 7500 euro: con 15mila euro sarà possibile sostenere il laboratorio di falegnameria.
Villa Lorenzi (foto: Il Reporter – GC)
“Villa Lorenzi è uno degli enti presenti sul nostro territorio che si mette a servizio dei ragazzi e delle loro famiglie in maniera eccezionale – commenta Cristiano Balli, presidente del Quartiere 5 di Firenze – è davvero un faro in questo quartiere, che ha tanti problemi, ma ha anche tante risposte”.
Fino ad oggi i i primi 10 progetti del 2018 “Pensati con il Cuore” hanno raccolto 150mila euro a sostegno delle realtà che fanno solidarietà sul territorio. “Questa campagna – spiega Claudio Vanni, consigliere della Fondazione Il Cuore si scioglie – ha l'obiettivo di rispondere in modo concreto alle richieste di sostegno che arrivano dalle realtà che ogni giorno in Toscana si impegnano per il bene della comunità. Lo facciamo con il crowdfunding, una nuova modalità partecipativa che unisce il canale tradizionale con quello digitale, partita nel 2017”.