Gli studenti del Meucci e del Galilei avranno una nuova scuola, moderna e ecologica. Lo ha ribadito il sindaco della Città metropolitana Dario Nardella, che lunedì 15 aprile è intervenuto all’assemblea studentesca dell’Itis Meucci, per presentare lo studio di fattibilità del nuovo plesso scolastico per i due istituti superiori. Il progetto venne annunciato un mese fa, dopo il crollo di un controsoffitto negli spogliatoi del Meucci (che avvenne a scuola chiusa e non causò vittime) e le conseguenti proteste degli alunni che per quattro giorni si erano rifiutati di entrare in classe reclamando più sicurezza.
“Nell’incontro con studenti, docenti e genitori un mese fa al Meucci avevamo concordato di rivederci prima di Pasqua, per presentare in dettaglio il progetto del polo scolastico degli istituti Meucci e Galilei“, ha detto Nardella. È quello che abbiamo fatto illustrando sia gli interventi contingenti che il cronoprogramma per la realizzazione della struttura scolastica più ecologica della città metropolitana, con consumi dieci volte più bassi degli attuali”.
Nuova scuola Meucci, il progetto
Il nuovo plesso nascerà in un terreno dietro le attuali scuole: secondo il cronoprogramma la fase di progettazione partirà già quest’anno con l’esproprio dell’area e la variante urbanistica, e durerà fino al 2021. Poi potranno iniziare i lavori di costruzione di un edificio provvisorio in cui i ragazzi studieranno in attesa di quello definitivo e mentre si procede con la demolizione di quelli vecchi. Tutto il complesso potrebbe essere terminato nel 2026.
Nel frattempo inizierà la manutenzione degli edifici vecchi. Una nuova ditta si occuperà di realizzare il controsoffitto al posto di quello caduto, con l’obiettivo di concludere i lavori per i nuovi laboratori entro l’inizio del prossimo anno scolastico. La Città Metropolitana – che ha investito sul Meucci 200 mila euro per gli spogliatoi della palestra (nel 2017), quindi 700 mila euro per la sostituzione e l’ammodernamento di tutti gli infissi – ha stanziato anche 400 mila euro per l’adeguamento antincendio e per i controsoffitti nei corridoi, da realizzare durante l’estate.
Dopo il crollo del controsoffitto realizzato appena due anni fa, Nardella si era detto “furibondo e sdegnato”, mettendosi al lavoro con i suoi tecnici per accogliere la proposta di un nuovo edificio avanzata dagli studenti e dal dirigente scolastico Luciano Maresca.
Sulla progettazione del nuovo plesso, l’ordine degli Architetti di Firenze ha auspicato che sia l’occasione “per un concorso di progettazione” con una giuria qualificata, mettendo a disposizione della Città Metropolitana la piattaforma concorsuale.