“Casette” al coperto dove lasciare il proprio mezzo al riparo da pioggia (e ladri), potendo usufruire anche di una mini-officina per semplici riparazioni: Firenze pensa a una rete di 18 “velostazioni”, depositi protetti per il parcheggio sicuro delle bici, vicino alle stazioni ferroviarie o alle fermate della tramvia. Di recente la giunta comunale ha dato il suo ok al progetto di fattibilità tecnico economica per queste strutture. Adesso parte la progettazione vera e propria. Ma cosa sono le velostazioni?
Cosa significa “velostazioni”
Le velostazioni, chiamate anche ciclostazioni, sono strutture già diffuse in altre grandi città italiane per agevolare l’integrazione tra mezzo pubblico, in particolare i treni, e la mobilità ciclabile, consentendo di lasciare la propria bicicletta in un luogo protetto, con accesso controllato (tramite badge oppure app). In genere questi servizi sono a pagamento, ad esempio acquistando un carnet a prezzo contenuto che prevede un determinato numero di soste, ma in alcuni casi sono offerti gratuitamente a determinate categorie di utenti, come succede nel Nord Italia per i pendolari in possesso di abbonamento ai treni. Per quanto riguarda Firenze ancora non è stato chiarito se l’uso del parcheggio sicuro per la bici avrà un costo o sarà riservato ad alcune categorie.
Parcheggio sicuro per le bici: come funzioneranno le velostazioni di Firenze
In particolare le 18 velostazioni di Firenze offriranno un parcheggio sicuro per le bici grazie a “rastrelliere” su due livelli, simili a quelle già presenti nel bike park della Stazione Santa Maria Novella, e potranno contenere a seconda della grandezza della struttura 52, 80 o 108 mezzi. Saranno dotate di punti di ricarica per fare il “pieno” alle e-bike e di colonnine di manutenzione dove trovare il necessario per le riparazioni più semplici e per gli interventi più comuni, come per gonfiare le gomme.
Dove si troveranno?
Al momento esiste solo un progetto di massima, che ora dovrà essere definito nei dettagli dai tecnici per poi passare alla gara per affidare i lavori e la gestione delle strutture. Secondo le ipotesi progettuali le velostazioni saranno collocate vicino a 5 stazioni e fermate ferroviarie: alle Piagge vicino alla fermata del treno e al futuro stop del tram; a Castello nel parcheggio nei pressi della fermata del bus; due a Rifredi in via Fantoni e nel parcheggio in via Vasco De Gama; allo Statuto in piazza Muratori e a Campo di Marte nel parcheggio in largo Gennarelli.
A queste si affiancheranno alcune nei pressi delle fermate della tramvia di Firenze: vicino alla fermata Federiga in via Foggini, accanto al terminal bus di piazza Vittorio Veneto, in viale Morgagni all’altezza della Casa degli Studenti e in piazza della Resistenza (Scandicci) lungo la linea 1; sotto il ponte della tramvia a Novoli e in piazza della Libertà (lato via Lorenzo il Magnifico) per la T2; su via del Gignoro in zona Caserma Perotti, nel parcheggio di via della Chimera a Rovezzano, in piazza Bartali, nel parcheggio delle Murate, nel futuro parcheggio scambiatore di viale Europa e al capolinea di Bagno a Ripoli per la 3; nel parcheggio vicino al Cimitero di Peretola per linea 4. Dove non ci sarà abbastanza spazio per installare queste “casette”, il progetto prevede l’arrivo di bike-box ossia contenitori in lamiera di acciaio zincato, di dimensioni più ridotte, e dotate di portellone anti-effrazione.