La vicenda è narrata dal punto di vista della protagonista, tramite le parole del suo diario e delle sue lettere che narrano le sue passioni, la sua conversione e la tragedia degli Ebrei olandesi ed europei durante la Seconda guerra mondiale. Etty Hillesum tra il 1941 e il 1943 tenne un lungo diario e dal 1943 fino alla partenza per Auschwitz scrisse numerose lettere che narrano la propria vita e quella del mondo che la circonda. E proprio mentre intorno a lei dilaga la crudeltà e la morte, questa donna scopre un nuovo modo di guardare ciò che le accade e si fa portavoce di una nuova speranza.
I diari e le lettere sono stati interpretati dalla giornalista e scrittrice Marina Corradi, che scrive “Sappiamo tanto di ciò che accadde ad Auschwitz, ma non avevamo mai letto con questa straziante limpidezza i pensieri degli uomini chiamati dall'”ordine della notte”. Ciò che sbalordisce nell’inferno è però che la Hillesum non sia disperata. E non solo perché, come tutti, di notte guarda gli aerei degli Alleati, pregando che una bomba spezzi i binari, fermi i treni. Ancora cinque giorni prima di partire scrive: «La vita è meravigliosamente buona nella sua inesplicabile profondità». E dal suo treno lancia una cartolina: «Siamo partiti cantando»“.
“Etty Hillesum” andrà in scena il 15, 16 e 17 gennaio alle 21. I biglietti costano 7 euro ed è possibile anche acquistare un carnet di 6 ingressi per 42 euro presso il Teatro dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17, ma anche prima dello spettacolo dalle 19, oppure prenotando telefonicamente al numero 055.7135357.