Grazie a questa iniziativa, che va ad incrementare il numero di quelli già posizionati negli scorsi anni, upupe, assioli, ghiandaie marine, gheppi, cince, storni e passeri hanno occupato e utilizzato le cassette nido, realizzate in cemento e segatura, e sistemate dal personale WWF ad altezza e orientamento corretto su alberi scelti con estrema perizia, grazie alla lunga esperienza maturata lavorando per l’’associazione.
Di particolare importanza si sono dimostrate le piattaforme per aiutare le due specie di sterne nidificanti da alcuni anni nell’’Oasi WWF di Orbetello, la sterna comune ed il fraticello, che a causa del disturbo e della distruzione delle isole che utilizzavano, negli ultimi due anni avevano avuto uno scarsissimo risultato riproduttivo. Le 15 piattaforme allocate nella laguna sono così state prese letteralmente d’’assalto da questi splendidi uccelli.
“La laguna di Orbetello rappresenta l’’unico sito di nidificazione per queste due specie in tutta la costa tirrenica italiana – sottolinea Fabio Cianchi, Direttore Oasi WWF Burano e Orbetello – . Questo successo ci ha convinti della necessità di incrementare per la prossima stagione riproduttiva le zattere, in modo tale che la popolazione delle sterne di Orbetello possa in breve ritornare a rappresentare un nucleo veramente significativo per il nostro Paese”.
Ma anche le nidificazioni di quelle specie che non utilizzano i nidi artificiali sono andate molto bene. Così a Burano si sono riprodotti molti passeriformi, tra cui il raro cuculo dal ciuffo, i cavalieri d’’Italia, i porciglioni, le gallinelle, le folaghe, i fratini e ad Orbetello, oltre al cavaliere d’’Italia simbolo dell’’Oasi, sono nati pulcini di volpoca, airone guardabuoi, garzetta, airone cenerino, cuculo dal ciuffo, rigogolo e tanti ancora.
Terminata la stagione riproduttiva le visite guidate nelle Oasi WWF di Burano e Orbetello riapriranno in forma straordinaria dopo il 10 luglio, nel tardo pomeriggio.
Per informazioni rivolgersi allo 0564/898829