O da Fiorentina-Lione o Liverpool-Fiorentina. Per farla breve, serve una Fiorentina formato Champions. Una Fiorentina vogliosa, caparbia ma soprattutto attenta in difesa. Perché anche un solo gol dei tedeschi potrebbe compromettere l’esito della gara. Basta rimuginare sui gol in fuorigioco, sui rigori dati o non dati. Basta parlare del futuro di Prandelli e Corvino. Almeno fino al fischio finale della gara. Domani servirà solamente il cuore e il coraggio di 11 leoni, 11 gladiatori.
NIENTE PROCESSI. All’indomani della sconfitta con gli acerrimi nemici juventini, i capi della curva Fiesole hanno voluto, tramite comunicato stampa, esprimere la loro vicinanza alla squadra: “Oggi non c’é tempo per processi, discussioni e polemiche, da oggi è iniziato il conto alla rovescia per un’altra grande partita: quindi dobbiamo restare tutti uniti e compatti con la squadra”.
Domani ci saranno anche loro. Pronti, in più di 42.000, a dare anima e cuore per sostenere la Fiorentina. Perché i dati sconfortanti riguardano proprio le sconfitte casalinghe di questa stagione; sei, tutte in campionato. Come avevamo detto, serviranno 11 eroi. A partire da Frey. Il portiere francese in queste ultime giornate è apparso meno sicuro del solito. Complice il dolore al ginocchio che da tempo non gli permette di parare liberamente, ma anche un periodo di poca lucidità suo e di tutto il reparto difensivo.
La difesa, già. Dopo l’addio di Dainelli e l’infortunio di Gamberini è apparso il reparto più in difficoltà dell’intera rosa. A centrocampo non basta il solito Montolivo. Serve anche la creatività e l’esperienza di Zanetti, tornato ormai a pieno titolo titolare in mezzo al campo. Davanti servirà il miglior Vargas di sempre. Quello inarrestabile. Quello che nessun difensore può fermare. Per non parlare di Jovetic e Gilardino. Apparsi nettamente stanchi e imprecisi con la Juventus, dovranno dare una bella scossa alla squadra.