sabato, 20 Aprile 2024
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Scudo verde Firenze, come funziona e la mappa delle telecamere

Definito l'accordo di programma con i Comuni dell'area fiorentina sul nuovo scudo verde. Un sistema di varchi elettronici che servirà anche per lo stop ai mezzi più inquinanti. Ecco chi potrà circolare

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Lo scudo verde di Firenze, la “mappa” di 77 nuove telecamere che coprono un’area più ampia di quella delimitata dalle porte telematiche della ztl, è pronto a essere acceso nel 2024: non ci sarà un pedaggio per i non residenti, ma controlli per le auto e gli scooter più inquinanti che già non possono circolare sul territorio comunale. Poi, a tappe, scatteranno altri stop anti-smog, con possibili deroghe. Le regole di massima sono state decise il 30 novembre con un accordo di programma tra Palazzo Vecchio e gli altri Comuni della Città metropolitana. Una prima fase di test è prevista durante questa primavera, ma servirà l’ok del Ministero dei Trasporti. Vediamo allora cos’è, come funziona lo scudo verde e chi potrà circolare a Firenze.

Cos’è lo scudo verde del Comune di Firenze, la differenza con la Ztl

A Firenze si parla di scudo verde ormai da anni: l’idea di creare una mappa di nuove porte telematiche fuori dalla zona centrale regolamentata dalla ztl, che abbraccia tutta la periferia, è stata lanciata dal sindaco Dario Nardella durante la campagna elettorale del 2019 con l’obiettivo di controllare i flussi di veicoli più inquinanti che arrivano da fuori città (dunque soprattutto dei non residenti). Il tutto per tagliare le emissioni e incentivare l’uso dei mezzi pubblici (autobus, treni, tramvia) da parte dei pendolari. Poi questa idea iniziale è stata modificata.

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In principio si era parlato di 120 porte telematiche. Gli interventi dovevano partire nel 2022, poi sono slittati. Dall’Isolotto a Firenze sud, il Comune di Firenze ha concluso a novembre 2023 i lavori per posizionare 78 nuove  telecamere dello scudo verde (ma senza comunicare ufficialmente la mappa di questi “check point”). L’intervento era previsto nel Pums (il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile della Città metropolitana), per un investimento da 4,4 milioni di euro.

L’area all’interno del perimetro delimitato da questi varchi elettronici è grande circa 38 chilometri quadrati pari al 66% della superficie del centro abitato. Le telecamere sono segnalate da cartelli e sono dotate di schermo led. Non sono state installate lungo direttrici strategiche che interessano ad esempio l’accesso ai principali ospedali, all’aeroporto di Peretola, ai capolinea della tramvia, ai grandi centri commerciali.

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Come funziona lo scudo verde di Firenze, quando sarà acceso e chi può circolare

Il sistema rileva le targhe dei veicoli, grazie a una particolare tecnologia, e sarà attivo 24 ore su 24. Ecco come funziona lo scudo verde di Firenze: sarà acceso durante la primavera 2024 (secondo quanto ha anticipato dal quotidiano La Nazione il 2 maggio, se ci sarà l’ok del Ministero dei Trasporti). All’inizio ci sarà un periodo di rodaggio di circa un mese e poi sarà impiegato per monitorare i flussi di traffico. Nel 2024 ci sarà solo il monitoraggio dei veicoli, ha assicurato in Consiglio Comunale l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, l’8 aprile durante il question time.

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Solo in seguito scatteranno controlli progressivi per i mezzi più inquinanti che non possono già circolare sul territorio comunale. Le prime multe per chi sgarra potrebbero arrivare dal 2025 (168 euro per chi non rispetta gli stop dei mezzi più inquinanti). Per i prossimi 3 anni non ci sarà un pedaggio di entrata per i non residenti.

Il sistema di telecamere sarà quindi impiegato per verificare il rispetto dello stop di alcune categorie di auto, scooter e moto, che rischieranno una multa. Ecco il cronoprogramma, previsto dall’accordo con i sindaci della Città metropolitana, stilato a fine 2023:

  • Nel corso del 2024 (data da definire) – monitoraggio per i divieti già in essere;
  • Nel 2025 – stop anche per le auto benzina euro 2 e diesel euro 3; scooter e moto (2 e 4 tempi) euro 2;
  • Nel 2026 – stop anche per le auto a benzina euro 3, diesel euro 4, mezzi merci a benzina euro 2 e diesel euro 3; scooter e moto (2 e 4 tempi) euro 3.

Essendo sulla carta una ztl, per utilizzare i varchi elettronici dello scudo verde per regolare l’accesso dei mezzi più inquinanti, a Palazzo Vecchio servirà l’autorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

“È previsto un sistema in prospettiva che potrà prevedere altri veicoli inquinanti, ma questo deve andare di pari passo il rafforzamento del trasporto pubblico locale. Non sono previsti pedaggi, non è una Ztl a pagamento – ha detto il sindaco Dario Nardella presentando il progetto – . Altre eventuali restrizioni previste dallo scudo verde potranno scattare in futuro solo quando sarà completato il sistema di trasporto pubblico metropolitano, quindi la rete delle tramvie, il passaggio dell’Alta velocità, il rafforzamento del sistema di trasporto su gomma e i parcheggi scambiatori. Tutto per aiutare i cittadini a lasciare l’auto e a utilizzare il trasporto pubblico per raggiungere la destinazione”.

Mappa Scudo verde Firenze

Qui il pdf diffuso dal Comune di Firenze con la mappa dello scudo verde.

Per i veicoli che saranno progressivamente interessati dai nuovi divieti, il Comune di Firenze potrà prevedere deroghe per specifiche categorie e un numero programmato di transiti annui consentiti dai varchi dello scudo verde, sia per i residenti sia per i non residenti: un “pacchetto” per esigenze di spostamento eccezionali e che non potranno essere soddisfatte con altri mezzi verso l’area sorvegliata dalle telecamere.

Controlli per i bus turistici

L’accordo tra i Comuni della Città Metropolitana di Firenze prevede la possibilità di usare lo scudo verde come deterrente per i bus turistici abusivi, ossia quelli che entrano in città senza richiedere il relativo permesso e quindi senza versare un euro nelle casse del Comune di Firenze, e anche per i mezzi commerciali più inquinanti o i veicoli adibiti al trasporto di merci pericolose.

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