A Reggio Emilia la Fiorentina è ancora sconfitta (3-1) dal Sassuolo. Di Volpato, Muharemovic e Koné le reti emiliane. Il gol di Mandragora, segnato su rigore, è diventato un caso. Kean vorrebbe calciare il tiro dagli undici metri ma poi Mandragora s’incarica di realizzare il penalty. La scelta non è gradita dall’attaccante viola che fa capire ai suoi compagni di squadra il suo disappunto. Deve intervenire Ranieri per allontanare Kean dal dischetto. Una vicenda che mostra come non ci sia serenità all’interno dello spogliatoio.
La partita
Per la Fiorentina quella di Reggio Emilia è l’ottava sconfitta in campionato eppure proprio contro il Sassuolo era attesa la svolta. Ed infatti i viola partono bene. Dopo 9 minuti vanno in vantaggio grazie al rigore, assegnato per un fallo di Muric ai danni di Parisi, realizzato da Mandragora che non è stato digerito da Kean che non ha nemmeno esultato. Il vantaggio dura poco. Al 14’ Volpato sigla la rete del pareggio con la complicità di De Gea tutt’altro che perfetto nella circostanza. A questo punto la Fiorentina, impaurita, sparisce dal campo. Un atteggiamento sul quale Vanoli dovrà lavorare molto. L’allenatore non ha ancora dato la scossa necessaria. Il Sassuolo riesce a conquistare metri e proprio poco prima dell’intervallo è Muharemovic a battere De Gea con un colpo di testa sugli sviluppi di un corner. Si va al riposo sul 2-1 per i neroverdi.
Nel secondo tempo il Sassuolo impone il proprio gioco ed i viola si mostrano sempre più spaventati. Viene annullato un gol di Volpato per un fallo da lui stesso commesso ai danni di Parisi, poi vanno vicini al tris con Cheddira che colpisce il palo esterno. La Fiorentina mostra solo tanta confusione, e prova ad impensierire il pacchetto arretrato emiliano con alcuni lanci lunghi per Kean che però è spesso in fuorigioco. Al 65’ Koné approfitta della difesa viola totalmente immobile e trafigge De Gea per il definitivo 3-1. Per Vanoli solo tanti brutti pensieri. Tanta delusione anche per il nutrito gruppo di tifosi viola che si sono sobbarcati la trasferta. A fine gara lungo faccia a faccia tra l’allenatore ed i giocatori.
Il direttore sportivo
A fine partita ha parlato il direttore sportivo Roberto Goretti. “C’è una presa di coscienza della situazione. Durante la settimana la squadra e la società hanno chiamato a raccolta i tifosi ma noi ci siamo dimenticati di venire a Reggio Emilia. Al momento non siamo squadra, oggi non è successo. Se non si troverà la chiave emotiva per risolvere questo black out, continueremo ad avere questo atteggiamento in campo e questo non va bene. Se non c’è fiducia nel compagno e massima collaborazione e aiuto, la situazione diventa difficile ed è un problema. Bisogna ritrovare le piccole cose che però, messe assieme, sono determinanti. Sicuramente ce la metteremo tutta per uscirne. Ogni palla buttata in area di rigore diventa pericolosissima, ci sono tanti aspetti che dimostrano una insufficiente cognizione, non c’è sufficiente grado di fiducia tra i giocatori e questa siamo obbligati a trovarla, per lottare per una situazione molto difficile. Ma è vietato mollare, è vietato retrocedere. Non mi è piaciuta la scenetta del rigore – ha concluso Goretti – e siccome non è neanche la prima volta che la facciamo, non mi piace doppiamente”.


