giovedì, 26 Dicembre 2024
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E’ so Gigliola, la Dama Viola

Gigliola, la Dama Viola racconta a modo suo la Fiorentina

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Va beh, ci metto di’ mio e vi dico Buongiorno (oppure Buonasera?) signori e signore. Boh, spero vada bene anche se a me mi sembra d’esse a fa così la Nicoletta Orsomando…

Questi grandi giornalisti di questo be giornalino che leggo sempre quando m’arriva a casa e m’ hanno chiesto di scrive qualcosa sulla Fiorentina.Certo, ma vi di’o subito che un so scrive bene perchè ho finito a buo la quinta elementare….

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A mi’ tempi e si doveva lavorare, tempo e sordi per studiare c’e n’eran pochi… I’ mi babbo m’ha portato subito con lui a lavorar su ‘i banco al Mercato di Sant’Ambrogio. Ortolani s’era.
Poer’omo, quanto l’ha sgobbato in vita sua! Su e giù coi barroccio. E l’è lui che m’ha voluto battezzare Gigliola perchè faceva rima con viola.
L’è sempre stato un gran tifoso fin dai tempi di Via Bellini. L’è ancora vivo poer’omo ma ora i’cche vu volee, e l’ha 95 anni, l’è un po’ rincoglionito e si dimentia ogni cosa, ma non della Fiorentina.

Quant’anni ho un ve lo voglio dire. M lo voglio tene per me come la fa la Lorenne, ma se vu ragionate su ‘ i fatto che il nomignolo di Dama Viola e me l’hanno appioppato ai tempi della Dama Bianca di Coppi e vu fate un po’ di conti vu’ c’arrivae da soli…
Che scandalo fu quello.. un’è mia come oggi che aver le ganze l’è normale! Comunque a me Coppi un’ mi garbava, da buona fiorentina e tifavo pe i’ Ginettaccio nostro!

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Mi sa che a questo giro parlerò poco di Fiorentina perchè mi voleo presentare un pochino.
Sarò veloce via! E vivo a i’ Campo di Marte, praticamente da sempre. Una vorta l’era campagna, case c’e n’eran poche. La mi’mamma la mi porta’a in giro in carrozzina quando costruiron lo stadio e ricordo che quando ero più grandina, coi mi amici e si venia scorrazzare dove ora c’è la Costoli.
Madonnina santa, quando gli operai di’ Nervi l’erano a costruire la tribuna di’ novo stadio tutti coi naso all’insù a ragionare: “Ma la cascherà o come la fa a rimane ritta senza piloni che le reggono…” e quelle scale? Anche quelle ricordo l’avean tutti paura a scendelle e salille!
Lo stadio io l’ho visto nascere, praticamente l’è nato e cresciuto insieme a me e a i ‘Campo di Marte c’ho sempre vissuto. L’è normale allora che sia viola dalla testa ai piedi!

Per ragionà di carcio e vi dico che l”atra sera, coi buio e s’è mandato a casa co una pizza i’Livorno.
S’è un po’ patito, ma menomale l’ha marcato qui’ pennellone nero che m’assomiglia tanto a qui vu’compra che c’è sempre fori dalla Coppe! Un s’ara mica lui che sa gioca a carcio e un’ m’è l’ha mai detto?
Boh fatto sta che s’è mandato i Livornesi a letto belli cardi cardi e gli sarà rimasto pure i ‘cacciucco sullo stomao, ma chi se ne frega! A Livorno e si va per la villeggiatura mica per giocarci a pallone!
Quanti ricordi Madonnina Santa a Castiglioncello d’estate. L’erano i tempi di firme di Gasmanne I’sorpasso, si chiamava.
L’eran bellocci a quei tempi i livornesi, un po’ bassini di statura, ma bellocci. Ah quanti balli a i’Chiucheba… altri tempi, o nini basta via, sennò m’immalinconisco… Beh di’ resto e un conoscevo ancora i mi’ marito all’epoca…

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Ora si va a giocare a Torino dai gobbacci maledetti. Mah, speriamo bene non perchè un’abbia fiducia nei nostri ragazzi, ma quelli ora, dopo tanto rubare e sbraitano in continuo perchè gli arbitri un gli danno i’rigori.
Ma i’cche vogliono! Un’hanno rubato abbastanza?

Mah, speriamo bene ragazzi. Ci sentiamo alla prossima!

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