Se la Fiorentina si prepara a Montecatini per la prossima stagione, a Campo di Marte stessa cosa sta facendo lo stadio Artemio Franchi.
TRIBUNA. Sono infatti in arrivo importanti modifiche per l’impianto: saranno abbassate le barriere tra il campo e la tribuna coperta, settore dove saranno installate più telecamere e in cui sarà impiegato un maggior numero di steward. E’ stata infatti concessa ieri dal prefetto Luigi Varratta la deroga che consente di portare al di sotto di un metro e 10 l’altezza della struttura che separa la tribuna coperta dal terreno di gioco.
IL PROVVEDIMENTO. Il provvedimento del prefetto – viene spiegato – arriva al termine di un lungo lavoro preparatorio su un progetto presentato dalla Fiorentina per ridurre, sul modello di altri impianti europei, le barriere protettive. Il piano ha ricevuto il parere favorevole di tutti gli enti interessati, tra cui l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che ha chiesto l’adozione di misure alternative per garantire la sicurezza di spettatori e giocatori.
“ALL’AVANGUARDIA”. La società viola, così, implementerà l’attuale sistema di videosorveglianza con una decina di nuove telecamere tecnologicamente avanzate per riprese ad alta risoluzione, che permetteranno alla sala GOS un miglior monitoraggio in tempo reale. Verranno aumentati anche gli steward, il cui numero salirà a quaranta. “Un progetto pilota di cui siamo fieri. Il Franchi sarà uno stadio all’avanguardia – ha sottolineato Varratta – e Firenze si propone come un modello per gli altri impianti sportivi. Siamo arrivati a questo risultato grazie al buon lavoro fatto da tutti e al notevole sforzo della Fiorentina sul fronte della sicurezza. Il nostro obiettivo è quello di far sì che la partita di calcio sia un vero e proprio spettacolo da godere in piena libertà”.
IN EUROPA. La Fiorentina, insomma, si prepara “per essere sempre più all’altezza dei grandi stadi europei, in vista degli impegni nazionali ed internazionali della stagione 2013/14”, viene spiegato. Il club viola è il primo in Italia ad aver ottenuto l’autorizzazione a rimuovere completamente le barriere con un progetto pilota, sul modello degli altri impianti europei.