Si è rotto qualcosa nella Fiorentina che dopo le otto vittorie consecutive si è fermata. Una sconfitta a Bologna, un faticoso pareggio in Portogallo nella Conference League ed ora una battuta d’arresto inaspettata, al Franchi, contro l’Udinese. Una partita che era da vincere anche perché le prossime due sfide in serie A non saranno semplici. Domenica la trasferta a Torino contro la Juventus e poi il 4 gennaio in casa contro il Napoli. L’Udinese l’ha messa subito sul piano fisico ed i viola dopo un primo tempo discreto sono crollati nella ripresa, Palladino schiera solo due centrocampisti Cataldi ed Adli mentre Runjacic infoltisce la parte centrale con cinque calciatori. Mettici poi un po’ di sfortuna e la Fiorentina recrima su una gara che era sicuramente alla sua portata. A gennaio lo staff viola oltre a trovare un sostituto di Bove dovrà cercare anche un vice Kean e, magari, un altro esterno.
La partita
La Fiorentina inizia bene e attacca con continuità. All’8’ Sottil viene steso in area da Kristensen: Marcenaro inizialmente non concedere il rigore – e ammonisce l’attaccante viola per proteste – ma quando viene richiamato al VAR cambia idea e assegna il rigore che Moise Kean realizza. È il decimo centro per l’attaccante viola. Al 17’ Kean crossa per Colpani che colpisce la sfera di testa mandandola però sopra la traversa. Al 35’ occasione per Kean che viene anticipato da un difensore friulano quando è solo, davanti alla porta di Sava. Nel secondo tempo l’Udinese inizia a credere nella rimonta al 48’ Ekkelenkamp approfitta di un disimpegno sbagliato di Ranieri e serve Lucca che non sbaglia siglando il pareggio. Poco dopo, lo stesso Lucca colpisce il palo in rovesciata, al 56’ Thauvin, di sinistro, sfodera una conclusione imparabile per De Gea trovando l’angolino alla destra del portiere viola. Al 74’ Kouame, da poco entrato serve Kean che non trova il tocco per il possibile pareggio. Finisce 2-1 per l’Udinese e la Fiorentina rimane al quinto posto, a 31 punti, gli stessi della Juve che incontrerà domenica prossima.
L’allenatore
L’analisi di Raffaele Palladino, a fine partita, è serena. “Non credo che ci sia un calo fisico, oggi la partita è stata a due facce. Siamo partiti bene, con grande intensità. Abbiamo rischiato poco e anzi il rammarico è non essere andati sul 2-0. Nella ripresa siamo partiti male come approccio mentale, abbiamo sbagliato tante cose semplici e gli abbiamo dato coraggio. Ci aspettavamo la loro pressione, potevamo pareggiarla con tante occasioni ma non ci siamo riusciti. La sconfitta ci fa crescere, la squadra sa cosa voglio in questo momento. Senza fare drammi ripartiamo. Adesso arriva la Juventus e vogliamo fare punti: la prepareremo al meglio”.