In questi ultimi giorni più che parlare di Fiorentina – Genoa, in programma domenica (alle 15) allo stadio Artemio Franchi si è parlato di mercato. Il promettente difensore centrale Pietro Comuzzo, con neanche 20 partite in serie A, è stato valutato tra i 30 ed i 40 milioni dal Napoli che sta tentando in queste ore l’affondo per strapparlo alla Fiorentina. Cifre importanti che il club viola sta valutando con attenzione. Sul fronte acquisti pare vicino l’arrivo di Niccolò Zaniolo, ora all’Atalanta ma che aveva già vestito la maglia viola in gioventù. Si rincorrono le voci: Ikoné ceduto al Como (operazione già conclusa), in uscita anche Biraghi e probabilmente Kouamé, in entrata forse Fagioli o Arnautovic. Un mercato pazzo che fa pensare, non poco, i tifosi.
Per Fiorentina – Genoa sono stati già venduti diciottomila biglietti. Per l’occasione i ragazzi di Palladino sfoggeranno anche la nuova maglia (rinominata il “Giglio Eterno). Si tratta della quarta divisa della stagione, viola e nera, in collaborazione con LuisaViaRoma. È tornato a parlare anche il presidente Rocco Commisso.
Le probabili formazioni
È probabile che Raffaele Palladino punti alla continuità e schieri la stessa formazine che è tornata alla vittoria una settima fa all’Olimpico contro la Lazio, con l’unica eccezione rappresentata da Adli squalificato. In porta De Gea, davanti a lui sulle fasce Dodo e Gosens con al centro ancora Pongracic favorito su Comuzzo (al centro delle voci di mercato, come già detto, verso Napoli) per affiancare capitan Ranieri al centro. In mediana, con Cataldi ancora acciaccato, c’è Richardson per fare tandem con Mandragora, con Folorunsho di nuovo avanzato sulla trequarti assieme a Gudmundsson e Beltran, alle spalle dell’unica punta Kean.
Patrick Vieira, allenatore del Genoa, ha solo dubbi in difesa. Mattia Bani non è ancora al meglio della condizione e verrà valutato solo poco prima della partita. Sicuri in difesa Vasquez con De Winter a destra. Se Bani non sarà presente giocherà Sabelli nel ruolo di terzino. A sinistra confermato invece Martin davanti al portiere Leali. In mezzo l’ex di turno Badelj con Masini e Frendrup. In attacco Pinamonti supportato da Thorsby e uno fra Miretti e Vitinha.
Il presidente
“Quando la Fiorentina ha iniziato a sbagliare qualcuno da fuori voleva mandare via l’allenatore ma io naturalmente l’ho tenuto. A Raffaele voglio molto bene, siamo a posto, non ho bisogno di portare via gli allenatori alle altre squadre”. Questo quanto ha dichiarato Rocco Commisso nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente calabrese TeleMia. “Speriamo di aver cambiato rotta dopo la vittoria di domenica scorsa contro la Lazio e che il mercato ci porti più giocatori – ha proseguito il presidente viola – anche perché siamo sesti in classifica, l’auspicio è di arrivare il più in alto possibile, in Europa League e forse pure in Champions. Intanto, bisogna cercare di tornare di nuovo in finale di Conference e riuscire stavolta a vincerla’”. Prima di acquistare la Fiorentina di Commisso ha ricordato di aver parlato con il Milan e altre società “poi alla fine abbiamo fatto l’accordo con i Della Valle”, quindi a domanda precisa ha risposto sui molti affari di mercato realizzati in questi anni con la Juventus, squadra per cui (non è un mistero) simpatizzava quando era giovane e giocava a pallone. “La Juve è stata molto brava, ci ha dato molti soldi comprandoci Vlahovic, Chiesa e ultimamente Gonzalez. Abbiamo fatto buoni affari. Se l’acquisto di Kean è fra questi? Di sicuro, lo abbiamo preso con 15 milioni”. Inevitabile una battuta sullo stadio e il desiderio, per ora inattuato, di costruirne uno nuovo: “Su questo tema in Italia, con la politica che c’è, non si riesce ad andare avanti. Adesso a Firenze stanno rifacendo il Franchi ma il padrone resta il Comune. Mentre il Viola Park è tutto mio ed è uno dei più grandi centri sportivi d’Europa. Se ho ancora un sogno da realizzare? Penso di aver realizzato quasi tutti i miei sogni, vediamo se potremo aiutare la Fiorentina ad andare avanti come sta facendo e a portare qualcosa in Italia. Sono tornato per dare qualcosa al mio Paese e a uno sport, il calcio, che mi ha dato tanto”.