Una delle accuse più forti fatte a Cesare Prendelli era quella di essere poco duttile nei cambiamenti tattici. Fatto sta che dopo l’infortunio di Santana nella partita con il Bologna, il tecnico viola ha sperimentato diverse soluzioni.
Siamo passati dal 4-3-1-2 con il famoso trequartista al 4-1-2-1-2 con il rombo, fino al 4-4-2 tramutatosi poi in 4-2-3-1. L’out dell’argentino e di Mutu hanno permesso a chi stava in tribuna a prendere la polvere di essere preso in considerazione e di diventare determinante per il percorso della squadra. Si parla, nello specifico, di Pasqual e Semioli. I due, a gennaio, sembravano sul piede di partenza. Tante le squadre interessate a loro: dalla Juventus per il terzino al Torino per il centrocampista. La società viola ha deciso di non privarsi dei due giocatori durante il campionato. Scelta più azzeccata non poteva essere fatta.
Pasqual e Semioli rappresentano, infatti, la rinascita della squadra dopo quelle tre pesanti sconfitte di inizio anno con Lecce, Milan e Juventus. Pasqual, grazie anche allo spostamento di Vargas a centrocampo, è diventato indispensabile sulla corsia sinistra. Semioli ha dispensato assist a raffica, soprattutto per Gilardino. Il bello di questa Fiorentina è proprio questo. Dopo le cessioni di Pazzini e Osvaldo, dopo le squalifiche e i vari (tanti) infortuni, il gruppo si è unito, ha cancellato ogni malumore, e ora è pronto per questo ultimo rush finale del campionato.