I tifosi viola preferiscono l’abbinamento “Cor-vino” e l’amichevole nomignolo “i’Corvo”. E’ nato a capodanno, numero uno fin dalla culla, si bea dei suoi successi e non manca di elencarli con grande cura del dettaglio. E così mette a tacere tutti. Parlano i risultati: fa affari nelle compravendite di giocatori, scopre giovani promesse, è protagonista quando si tratta di fare grandi cose con budget medio-piccoli, dai record del settore giovanile del Lecce al ciclo eccezionale della Fiorentina negli ultimi quattro anni.
E Pantaleo è il numero uno anche quando, a due giornate dalla fine del campionato, si presenta in sala stampa ed evita di parlare di mercato, glissa su “Mister X”, tranquillizza i tifosi: “non devono essere preoccupati per il budget ridotto: con la fantasia si può sopperire a tante cose”. La fantasia a Firenze non ci manca. Quello che manca, ancora, è il benedetto centro sportivo. E’ una questione che periodicamente torna a galla per poi sparire subito. Corvino ci tiene molto, da sempre: un centro sportivo dove prima squadra e settore giovanile stanno insieme, si allenano, preparano le gare in tranquillità.
Forse è questo l’obiettivo prioritario per una squadra che vuole puntare in alto. Prima ancora del nuovo stadio e della “cittadella” (che alla fine, nel progetto Della Valle, è più commerciale che sportiva), prima ancora di un acquisto roboante. Investire sul centro sportivo significa investire seriamente sul futuro viola. Nel frattempo, fantasia e fiducia: “Noi crediamo di aver sbagliato poco in questi anni. Di più sarebbe stato difficile fare. Poi tutto è migliorabile, ma noi di questo gruppo dobbiamo fidarci”. Parola di Pantaleo, “Mister P”.