giovedì, 28 Novembre 2024
- Pubblicità -
HomeFiorentinaPrandelli, Fiorentina a vita

Prandelli, Fiorentina a vita

Manca un giorno a Genoa - Fiorentina. Prandelli, in sala stampa, non svela gli undici che scenderanno in campo. Quel che appare chiaro è che la Fiorentina dovrà giocarsela con una squadra che in casa non ha mai perso, in uno stadio che domenica sarà una vera e propria bolgia. Intanto il tecnico giura amore alla società viola.

-

- Pubblicità -

Partita importante quella tra Genoa e Fiorentina. Le formazione viola dovrà difendere con i denti il quarto posto che al momento è solo a un punto dai rossoblù e dalla Roma, che andrà a giocarsela a Bergamo con l’Atalanta.

Lo sa bene Cesare Prandelli, che ancora non rivela la formazione anti-Genoa. “Ho due opzioni e me le tengo fino a domani. Dico solo che Donadel sostituirà Felipe Melo. Quella di Felipe assieme a quella di Santana sono assenze importanti, dovremo valutare eventuali variazioni di uomini e assetto. Fino a domani però non svelerò nulla. Semioli? Quando un giocatore si sente coinvolto è normale che l’attenzione aumenti e l’idea di essere fra i papabili è sempre importanti”.

- Pubblicità -

Partita a cui sarà presente Adrian Mutu: “Ha recuperato e sta bene. Ho visto molta concentrazione in tutto il gruppo”. Altro importante ostacolo sarà il “Luigi Ferraris“, che sarà una vera e propria bolgia: “A Genoa il campo è molto difficile. Per noi sarà una gara che ci potrà dare tante risposte che cerchiamo”.

Il tecnico di Orzionuovi troverà sulla panchina avversaria Gasperini: “E’ un allenatore che ha vissuto gli anni del settore giovanile durante il quale ha potuto sperimentare. Le sue squadre hanno sempre un’idea precisa di gioco. Genoa è una realtà importante della Serie A, spende quanto noi e quindi è giusto metterli fra le prime posizioni. Hanno trovato solidità con il gioco“.

- Pubblicità -

Infine, in merito alle dichiarazioni uscite in settimana su un noto quotidiano, Prandelli conclude così: “La mia volontà è quella di rimanere. Quando dicevamo che in sei/sette anni avremmo potuto vincere era una cosa vera e oggi, dopo le critiche, ne sono sempre più convinto”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -