Troppe rotazioni nella Fiorentina che cade a Cipro. Palladino ne cambia 10 rispetto alle ultime due vittorie in campionato ed arriva la prima sconfitta (2-1) contro l’Apoel Nicosia. Viola impalpabili davanti e svagati dietro. Per i ciprioti era una partita storica. I tifosi, infatti, hanno festeggiato il 98° compleanno del club. Palladino rispolvera Terracciano tra i pali, Biraghi in difesa e mette Kouame in attacco.
La partita
Fiorentina poco incisiva per tutto il primo tempo. Al 38’ Donis serve El Arabi che, spalle alla porta, trova il corridoio giusto e serve ancora Donis che supera Kayode e infila Terracciano per il vantaggio. La Fiorentina replica con un tiro da fuori di Mandragora che viene parato da Belec. Nel recupero del primo tempo Moreno perde palla e Abagna approfitta di un’incomprensione tra Kayode e Biraghi e batte Terracciano per il 2-0.
Nella ripresa entra Beltran ma non basta. Palladino allora cambia Dodo e Ranieri per Moreno e Biraghi, poi Bove per Richardson e infine Gosens per Parisi. Al 74’ c’è un’azione, in verticale, di Martinez Quarta per Kouame che serve Ikone che, in corsa, trova il diagonale che riapre la gara. Gli ultimi minuti sono tutti in attacco e la Fiorentina si espone ai contropiedi della squadra di Manolo Jimenez, che sfiora il tris con El Arabi, chiuso in angolo da Ranieri. Finisce 2-1 a Nicosia: il 28 novembre i viola sfideranno un’altra formazione cipriota, il Pafos, questa volta in casa.
L’allenatore
Deluso, a fine gara, Raffaele Palladino. “Credo che la partita sia stata preparata bene. Abbiamo avuto il pallino del gioco in mano. Loro giocavano solo in ripartenza e queste partite si decidono con questi episodi. A livello tecnico potevamo fare meglio. Ora analizzeremo la partita e poi penseremo al campionato. Sicuramente – ha continuato il tecnico viola – gli automatismi difensivi sono importanti. Io credo che non sia stato solo un problema di difesa. Contro una squadra che difendeva bassa non è stato semplice”.