La Fiorentina si è sempre goduta i suoi fuoriclasse, da Antognoni a Baggio, da Batistuta a Edmundo, da Toldo a Mutu. Insieme a loro, tantissimi ottimi giocatori come Enrico Chiesa, Luca Toni, Sébastien Frey, solo per citarne alcuni. I tifosi viola hanno raccolto pochi titoli ma si sono sempre stretti ai loro fuoriclasse.
Per tanti anni i bambini fiorentini hanno sognato di diventare delle stelle con la maglia del loro idolo. Da un po’ di tempo a questa parte non era più così e sempre più ragazzini vestivano la maglia di Ronaldo o di Messi. Un “affronto” per i tifosi viola. C’era bisogno di un campione ed è arrivato: Franck Ribéry, “Scarface”, uno dei talenti più importanti del calcio mondiale dell’ultimo decennio. Uno che ama parlare sul campo.
Le origini di Franck Ribéry
Di lui sappiamo poco: nato il 7 Aprile 1983 a Boulogne-sur-Mer (comune dell’Alta Francia), il suo nome completo è Franck Henry Pierre Ribéry.
Abbandonato dai genitori naturali ancora neonato, Ribéry fu adottato da una coppia che sin dall’inizio cercò di trasmettergli quell’amore e quell’affetto che la famiglia originaria aveva deliberatamente scelto di non dargli.
Ribéry e l’incidente d’auto
All’età di due anni fu purtroppo vittima di un bruttissimo incidente d’auto insieme alla famiglia adottiva. L’impatto fu talmente violento da scaraventare Franck fuori dall’abitacolo. Il terribile incidente gli ha lasciato delle cicatrici sul viso piuttosto evidenti, con le quali ha imparato a convivere. Per questo è soprannominato “Scarface”. Nei primi anni di vita ha sofferto gli sguardi delle persone, ma questo lo ha forgiato e reso più forte. La madre di Ribéry, Marie-Pierre, era la sua confidente. I fratelli più giovani, François e Steeven, sono anche loro diventati dei calciatori. Uno nei dilettanti, l’altro con maggior fortuna nell’Ajaccio, squadra della Serie B francese. Quell’incidente non segnò la sua vita solo in negativo. I tifosi del Galatasaray prepararono una locandina del film Scarface in suo onore e divenne subito il loro idolo. “Con il passare del tempo ho imparato a conviverci e a trarre forza dagli sguardi della gente”, ha detto Ribéry. “La cicatrice ora è diventata parte di me, la gente deve accettarmi per come sono”. È sposato con Wahiba Belhami, una donna di origini algerine. Dopo il matrimonio, Franck si è convertito alla fede islamica adottando il nome di Bilal Yusuf Mohammed. Hanno tre figli e sono inseparabili da quattordici anni. Frank, un campione fuori e dentro il campo.