Un pareggio thrilling tra Fiorentina e Genoa. L’ex di turno Pjaca segna all’89’, la Fiorentina pareggia al 98’ con Milenkovic. Una partita che nel primo tempo non offre grandi emozioni e si scalda nella ripresa con un gol annullato a Bonaventura e due reti sul filo di lana. Un punto a testa che serve a poco. Entrambe le squadre rimangono in piena zona retrocessione. Prandelli conferma Vlahovic al centro dell’attacco con ai lati Callejon e Ribery, Pulgar in regia coadiuvato da Amrabat e Castrovilli, in difesa Caceres terzino destro. Maran, che rischia la panchina, sceglie Masiello come laterale sinistro e Lerager a centrocampo. Davanti, il tandem Shomurodov-Scamacca.
Primo Tempo
Poche azioni tra due squadre impaurite e con poche idee in attacco. Vlahovic mostra ancora una volta grandi limiti come finalizzatore. Ribery sembra aver perso la mira della passata stagione, Callejon continua ad essere fuori forma. Nel Genoa Sturaro e Scamacca ci provano ma senza grandi risultati. Al 2’ ci prova Pulgar su punizione e Marchetti devia in angolo. Al 17’ Scamacca serve Sturaro ma Dragowski para. Al 31’ Castrovilli serve Vlahovic che trova libero Ribery. Il tiro però si perde alto, sopra la traversa. Passa un minuto e Scamacca sbaglia da distanza ravvicinata il possibile vantaggio. Si va al riposo senza reti.
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Secondo Tempo
Prandelli aveva fatto entrare Bonaventura per Castrovilli infortunatosi ed è proprio l’ex Milan al 52’ a provare il colpo di testa che però non s’insacca. Al 68’ occasione viola con Vlahovic che però non concretizza anche perché ostacolato, involontariamente, da Bonaventura. Dopo un minuto Bonaventura segna ma l’arbitro Doveri, dopo aver consultato il Var, annulla in quanto l’azione era partita da un fallo, assai dubbio, commesso a centrocampo. Al 76’ Amrabat ci prova dalla lunga distanza ma il tiro, centrale, finisce tra le braccia di Marchetti. All’89’ Borja Valero perde palla centrocampo, Destro riesce a servire Pjaca che segna il classico gol dell’ex e porta in vantaggio il Genoa. Nel lungo recupero ci prova Eysseric ma è soprattutto Milenkovic, al 98’, in un’area di rigore del Genoa affollatissima a trovare il tiro che sancisce il pareggio finale ed evita la terza sconfitta consecutiva per Cesare Prandelli. La divisione della posta in palio non serve alle due squadre che quest’anno dovranno lottare fino alla fine per la permanenza in serie A.
L’allenatore
Prandelli è fiducioso a fine gara. “Il gol di Milenkovic deve cambiare il vento. In due settimane non possiamo fare miracoli. Prendiamo questo punto per il morale e per come è arrivato – ha detto l’allenatore viola a fine gara – è come una vittoria. Ribery è abituato a determinare da solo, però lo raddoppiano sempre, quindi bisogna creare degli spazi per poter incidere. La classifica pesa parecchio nella testa dei giocatori. Quando parti con certe aspettative poi devi tornare sulla terra. Fino a un mese e mezzo fa c’era Chiesa che strappava e portava la palla in area, ora bisogna creare un gioco. Amrabat ha potenzialità fisiche straordinarie, ma deve imparare a giocare più veloce. Vlahovic è stato sfortunato. Dobbiamo correggere tante cose, i gol dobbiamo cercarli non solo con le punte, si lavorerà”.