martedì, 19 Novembre 2024
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Apre il nuovo Museo dell’Opera del Duomo

Tra le opere esposte al suo interno anche un colossale modello a grandezza naturale dell’antica facciata del Duomo progettata da Arnolfo di Cambio, distrutta nel 1587

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Aprirà al pubblico il 29 ottobre il nuovo Museo dell’Opera del Duomo, che conserva la maggiore collezione al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino. 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo: Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia, Andrea del Verrocchio e molti altri ancora.

le opere

Oltre 200 opere visibili per la prima volta al pubblico dopo il restauro, tra queste la Maddalena di Donatello, la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti per il Battistero di Firenze e i ventisette pannelli ricamati in oro e sete policrome su disegno di Antonio del Pollaiolo. Nel nuovo Museo troveranno posto anche molte opere mai viste prima o conservate nei depositi per decenni, come le quindici statue trecentesche e quasi settanta frammenti della facciata medievale del Duomo.

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il progetto

L’Opera di Santa Maria del Fiore ha investito 45 milioni di euro di risorse proprie nella realizzazione del nuovo Museo. Direttore e autore del progetto museologico è Timothy Verdon, mentre il progetto architettonico è di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti. La realizzazione del nuovo Museo dell’Opera del Duomo è parte di un programma di interventi, tra cui il restauro delle facciate esterne del Battistero, che terminerà il prossimo 25 ottobre, messi in campo dall’Opera in vista del V Convegno Ecclesiale Nazionale della Chiesa Italiana che si terrà a Firenze a novembre e che vedrà la visita di Papa Francesco.

l’antica facciata del Duomo

Al centro del museo la spettacolare Sala dell’Antica facciata (36 metri x 20 x 20), dove su un lato è stato realizzato un colossale modello (in resina e polvere di marmo) in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo di Firenze realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587. Davanti a questa titanica quinta, ricostruita sulla base di un disegno cinquecentesco, saranno collocate 40 statue del Tre e primo Quattrocento originariamente realizzate per la facciata da artisti quali Arnolfo di Cambio, Donatello e Nanni di Banco.

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porte del Battistero

Sul lato opposto della sala, la Porta del Paradiso (1425-52) chiamata così da Michelangelo “che tornerà a occupare una posizione frontale rispetto all’antica facciata del Duomo, ricostruendo un rapporto visivo e iconografico perso oltre 400 anni or sono”, afferma Timothy Verdon. Al suo  fianco la celebre Porta Nord del Battistero di Firenze, e in futuro anche la Porta Sud di Andrea Pisano, che è stata restaurata dall’Opificio delle Pietre Dure (suo anche l’intervento sulla Maddalena di Donatello e altre opere della collezione) con “risultati eccezionali al di là di ogni aspettativa”, viene spiegato: sotto lo sporco e le incrostazioni superficiali è riemersa la doratura originale, ancora presente dopo sei secoli, nei rilievi scultorei delle 28 formelle, nelle testine di Profeti e Sibille e nel fregio a motivi vegetali brulicante di piccoli animali.

Il restauro e la realizzazione di una replica eseguita ad arte, che andrà a sostituire l’originale sul Battistero da gennaio 2016 (realizzata dalla Galleria Frilli di Firenze come fu per la Porta del Paradiso nel 1990), è stato finanziato con fondi privati messi a disposizione dalla stessa Opera e della Guild of the Dome Association, di cui fanno parte imprenditori di tutto il mondo.

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nel museo

E non è finita qua: sono anche molte altre le opere che saranno visibili nel nuovo museo, tra cui la Maddalena penitente di Donatello e la Pietà di Michelangelo (1547-1555).

Al piano superiore la Galleria del Campanile di Giotto, lunga 36 metri, con le 16 statue a grandezza naturale – tra cui gli straordinari profeti di Donatello Abacuc, Geremia, il Profeta Imberbe e Il Sacrificio di Isacco – e le  54 formelle che adornavano il campanile. Questa sala, come quella al piano superiore delle stesse dimensioni, presenta delle aperture da cui si vede l’imponente modello della facciata arnolfiana del Duomo, in un continuo dialogo visivo.

il museo nel museo

Un museo nel museo è poi la Galleria della Cupola del Brunelleschi (1418-1436), sempre al primo piano, con i modelli lignei del Quattrocento, tra cui quello attribuito allo stesso Brunelleschi, materiali e attrezzi dell’epoca utilizzati per la costruzione della Cupola e la maschera funebre del grande architetto.

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