Arriva una produzione di lettura-spettacolo itinerante ed immersa nella natura per “Il Barone Rampante” di Italo Calvino. Saranno infatti Chiara Francini, nel ruolo di una moderna Viola ed Andrea Bruno Savelli, nei panni di Cosimo Piovasco di Rondò, i protagonisti della riduzione teatrale del romanzo di Calvino del 1957.
La prima di questa lettura arborea andrà in scena, sabato 29 Settembre nel prato del Quercione, nel piazzale delle Cascine alle 15:30 (ingresso libero), poi si sposterà sabato 7 e domenica 8 Ottobre nella cornice del Teatro Studio di Scandicci e infine al Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio il 14 Ottobre.
I protagonisti e il cast hanno presentato la mini tournèe in una conferenza stampa svoltasi questa mattina al Teatro della Pergola di Firenze. Marco Giorgetti, direttore della Fondazione Teatro della Toscana ha detto: “Questo spettacolo è un’occasione perché vede nascere un rapporto che parte dall’area metropolitana ed arriva a Firenze città. È solo un inizio”.
Per l’attrice e scrittrice Chiara Francini, campigiana d’origine: “Italo Calvino è un autore meraviglioso, il personaggio di Viola, che si vede sia da bambina che da grande, è l’esatta esemplificazione del concetto di donna innamorata. Cambia con facilità umore, proprio come l’essere innamorati che ti può portare al cielo e poi sbattere per terra. Sono splendidi questi dialoghi che lei ha e che trasmettono queste montagne russe interiori. Trovo che il personaggio che andrò ad interpretare sia un personaggio vero e colorato nonostante alla fine si sappia l’epilogo, ed io ogni volta mi rattristo perché vorrei che questi due giovani si dicessero esattamente quello che pensano.”
Il cast sarà composto anche da Massimo Grigò che sarà Biagio, il fratello minore di Cosimo, Amerigo Fontani che sarà Gian Dei Brughi, Napoleone e il padre di Cosimo e Manola Nifosì che vestirà i panni della zia di Viola e la madre di Cosimo. La scenografia è affidata a Michele Ricciarini.
Andrea Bruno Savelli, regista ed attore ha detto: “Credo che Il Barone Rampante sia un romanzo perfetto perché sposa i luoghi fisici del romanzo con i sentimenti. Calvino aveva fatto un percorso scientifico e l’ha costruito in maniera perfetta. È la storia d’amore più bella di tutti i tempi. Questo non è un adattamento ma una lettura-spettacolo perché Calvino non l’avrebbe voluta. Abbiamo una scenografia imponente con alberi enormi e vorrei che questa prima gratuita alle Cascine, fosse un inizio per creare un Festival arboreo su un monumento nazionale come quegli alberi anche per recuperare un patrimonio unico come le Cascine di Firenze. Chiara, leggendo il romanzo per ridurlo, l’ho individuata come Viola perché fa dell’ironia una delle sue armi più importanti, ma è una donna ricca di profondità.”