Monumentali sculture spuntano tra le piante, dietro le siepi, in mezzo ai prati di Boboli è la mostra Tony Cragg a Boboli, dal 5 maggio al 27 ottobre nello storico giardino fiorentino. Le 16 sculture del maestro inglese, uno dei più noti esponenti della scultura contemporanea, propongono un dialogo inaspettato, tra assonanze e dissonanze, con l’ordinata natura del Giardino di Boboli e con il panorama della città: sono disseminate in vari luoghi, nei pressi della Grotta del Buontalenti, nell’Anfinteatro, di fronte alla Palazzina della Meridiana, dietro ad alberi e siepi, e con la loro imponente ma poetica presenza accompagnano il visitatore in un percorso tra stupore e conoscenza.
Ci sono colonne elittiche di acciaio brillante che si stagliano contro il cielo di Firenze, stalagmiti di bronzo di apparenza preistorica e giganteschi fiori di resina, steli bianchi, assemblaggi di colore rosso maculato, che risaltano nel verde della natura. Protagonista è la materia che qui dialoga con l’ambiente e con la storia.
“È la prima volta che un grande museo italiano dedica una mostra monografica a Tony Cragg” commenta Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi “e il Giardino di Boboli, con le sue meraviglie naturali, le opere d’arte antica e la sua struttura fortemente razionale, è il teatro perfetto per questa mostra. Infatti il tema della scultura nel parco, centrale nella poetica dell’artista, include necessariamente forme ispirate alla natura e alla sua forza misteriosa, che Cragg crea per suscitare una reazione forte nell’osservatore, che sia di pura emozione o di interpretazione intellettuale”.
Tony Cragg, maestro della scultura contemporanea
Nato a Liverpool nel 1949, Tony Cragg vive e lavora dal 1977 in Germania, a Wuppertal. Qui si trova il suo studio e non lontano lo Skulpturenpark Waldfrieden, vivace centro espositivo dedicato alla scultura contemporanea, al quale ha dato vita nel 2008. Attivo sulla scena artistica dalla fine degli anni Settanta, Cragg ha oggi all’attivo decine di mostre in gallerie, musei, parchi di tutto il mondo nonché la partecipazione alle principali rassegne d’arte contemporanea come Documenta o la Biennale di Venezia. Per molto tempo ha affiancato l’attività artistica all’insegnamento presso la Kunstakademie Düsseldorf e la Universität der Künste (UdK) di Berlino. Ha ricevuto numerosi premi e onorificenze tra cui i prestigiosissimi Turner Prize (1988), Shakespeare Prize (2001), e il Praemium Imperiale for Sculpture (2007).