giovedì, 26 Dicembre 2024
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Louise Bourgeois in mostra a Firenze tra il Museo Novecento e gli Innocenti

Per la prima volta a Firenze le opere di Louise Bourgeois, una delle artisti francesi protagoniste dell'arte contemporanea

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Grazie al progetto Louise Bourgeois In Florence, organizzato e coordinato dal Museo Novecento, arrivano a Firenze ben due mostre dedicate all’artista visitabili fino al 20 ottobre 2024: Do Not Abandon Me, allestita nella galleria d’arte di piazza Santa Maria Novella in concomitanza con il decimo anniversario dalla sua apertura e Cell XVIII (Portrait), che si trova invece al Museo degli Innocenti.

Nei due luoghi fiorentini sono esposte importanti opere dell’artista, molte delle quali su carta, oltre a sculture in stoffa, bronzo, marmo e altri materiali. Con l’occasione e parallelamente sono in programma visite guidate e attività per bambini al Museo Novecento, oltre ad una nuova puntata del podcast Labirinto900 della cantautrice e storica Letizia Fuochi sulla figura di Louise Bourgeois.

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“Do Not Abandon Me”, la mostra di Louise Bourgeois al Museo del Novecento di Firenze

Do Not Abandon Me è la mostra del Museo Novecento di Firenze dedicata a Louise Bourgeois, una delle principali protagoniste del XX e XXI secolo. Curata da Philip Larratt-Smith e Sergio Risaliti (direttore del Museo Novecento) in collaborazione con The Easton Foundation e visitabile fino al 20 ottobre 2024, l’esposizione ospita quasi 100 opere dell’artista, molte delle quali su carta, oltre a sculture in stoffa, bronzo, marmo e altri materiali. La mostra, dislocata tra il piano terra e il primo piano del museo, è pensata in questo luogo a stretto contatto con l’architettura delle ex Leopoldine, complesso dalla forte evocazione sociale e gestito per secoli da comunità interamente femminili.

Le gouaches di Louise Bourgeois

Particolarmente degne di nota al Museo Novecento di Firenze sono le gouaches rosse di Louise Bourgeois, realizzate negli ultimi cinque anni della sua carriera, che hanno come focus tematico la paura dell’abbandono, il desiderio di riconciliarsi con l’altro e il rapporto duale madre – bambino. Il rapporto con i suoi genitori non è stato infatti dei più felici: suo padre era un uomo assente, sua madre passiva di fronte agli eventi della vita. Ecco che l’artista francese ha da sempre indagato il tema della maternità in chiave strettamente autobiografica: il legame madre-figlio si macchia di sangue e si trasforma in un inquietante mostro dalle mille fattezze. Osservando le sue opere si ha la sensazione di abitare un limbo di sensazioni contrastanti: gioia e dolore, tenerezza e tristezza, passione e repulsione.

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L’arte diventa per la Bourgeois un mezzo per psicoanalizzarsi e liberarsi di tutta la rabbia repressa, addormentata nel suo più profondo inconscio. Man mano dunque che l’artista avanza con l’età, si avvicina nuovamente alla madre, tanto da sentire il bisogno di esternare il suo trauma. Le gouaches esplorano i cicli della vita attraverso un’iconografia di sessualità, procreazione, nascita, maternità, alimentazione, dipendenza, coppia, unità familiare e fiori. Per realizzarle Louise Bourgeois lavorava “bagnato su bagnato” al fine di accogliere il gioco del caso e del destino, senza dunque avere alcun controllo sul risultato finale. Il colore rosso, tra i preferiti dell’artista e tra i più ricorrenti, evoca i fluidi corporei come il sangue e il liquido amniotico.

Installation view of “Louise Bourgeois, Do Not Abandon Me” Museo Novecento, 2024. Photo by Ela Bialkowska OKNO studio ©The Easton Foundation/Licensed by S.I.A.E.,Italyand VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY

Il grande ragno nel cortile del Museo Novecento

Spider Couple, una delle creazioni più significative di Louise Bourgeois, è allestita nel cortile del Museo Novecento che ospita uno dei celebri grandi ragni dell’artista. Fulcro di tutta la mostra, anche in questo caso emerge il rapporto madre-figlio. L’animale, secondo l’artista, incarna perfettamente la figura materna, portatrice ancora una volta di duplici e contrastanti significati: ora simbolo di spiccata intelligenza e di figura protettiva nei confronti dei suoi piccoli, ora manifestazione di una presenza minacciosa e inquietante, a tratti ostile e aggressiva.

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Nonostante la Bourgeois abbia avviato la sua produzione artistica interessandosi soprattutto alla pittura, nel corso del tempo è stata la scultura ad attrarre maggiormente la sua attenzione. L’artista arriva a sentirsi un ragno perché sente la scultura come un’emanazione diretta dal suo corpo, proprio come l’animale quando tesse la sua tela. Simile all’opera situata nel cortile è anche Spider, esposta al primo piano del museo, una scultura da terra composta da un ragno in bronzo e da un uovo in marmo, mai presentata al pubblico prima d’ora.

"Louise Bourgeois In Florence" in mostra al Museo Novecento e al Museo degli Innocenti.
“Spider”, esposto al primo piano di Museo Novecento

“Cell XVIII (Portrait)”, la mostra al Museo degli Innocenti di Firenze (fino al 20 ottobre 2024)

Cell XVIII (Portrait) è la mostra al Museo degli Innocenti, a cura di Arabella Natalini (direttrice del Museo degli Innocenti) e Stefania Rispoli (curatrice del Museo Novecento) e visitabile fino al 20 ottobre 2024. Non è un caso che l’esposizione si trovi proprio qui: il luogo fiorentino che la accoglie, nato nel lontano 1419 come ospedale con lo scopo di accogliere l’infanzia priva di cure familiari in un ambiente contraddistinto dall’alto pregio artistico e architettonico, non ha mai interrotto la sua vocazione originaria: la cura dei più piccoli.

Il titolo della mostra trae spunto da un’opera di forte impatto visivo e in dialogo con il Museo degli Innocenti: realizzata dall’artista francese, intitolata proprio Cell XVIII (Portrait) e scelta per l’occasione da Philip Larratt-Smith in accordo con le due curatrici. Il soggetto racchiuso nella “cella” sembra reinterpretare l’iconografia della Madonna della Misericordia, ricorrente in alcune delle più emblematiche raccolte della collezione degli Innocenti e in linea con gli obiettivi del museo.

Louise Bourgeois in mostra a Firenze: informazioni utili

Do Not Abandon Me al Museo Novecento (piazza di Santa Maria Novella, n.10) è visitabile lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica (giovedì chiuso) dalle ore 11:00 alle 20:00. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura. Ulteriori informazioni chiamando il numero +39 055.286132 oppure scrivendo a [email protected]. Il Museo degli Innocenti (piazza Santissima Annunziata, n.13), che ospita Cell XVIII (Portrait), è invece aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00. Per saperne di più è possibile rivolgersi a [email protected] oppure al +39 055.2037122. A questo link è possibile leggere anche YŌKAI. Mostri, Spiriti e altre Inquietudini nelle Stampe Giapponesi, l’altra esposizione in corso agli Innocenti.

In occasione della mostra dedicata a Louise Bourgeois, sono in programma visite guidate tutti i sabati alle ore 15:00 al Museo Novecento, mentre alle 16:30 – sempre il sabato – sono attivi i percorsi per bambini dai 6 ai 10 anni, dal titolo “Trame di sogni”. I piccoli, dopo aver compreso il significato del lavoro dell’artista francese, sono invitati a realizzare una grande ragnatela artistica, simbolo di protezione ma anche di pericolo e potente veicolo dei loro desideri e timori. Il costo delle visite e delle attività, in aggiunta al biglietto d’ingresso del museo, è di 2,50 euro per i residenti della Città Metropolitana di Firenze o di 5 euro. Si può prenotare anche in altri giorni e orari: per informazioni e prenotazioni a riguardo è possibile rivolgersi a [email protected] oppure allo 055.2768224.

Una curiosità: altre tre mostre italiane in corso dedicate a Louise Bourgeois

Un’ultima curiosità per chi fosse particolarmente amante della produzione artistica di Louise Bourgeois o per chi avesse voglia di farsi un giro estivo fuori dalla città. In contemporanea al progetto fiorentino, sono visitabili altre tre mostre dedicate all’artista francese in alcune città italiane. Fino al 15 settembre la Galleria Borghese di Roma accoglie infatti L’inconscio della memoria, mentre Villa Medici l’esposizione No Exit. Anche Napoli rende omaggio alla Bourgeois con Rare Language presso la Galleria Trisorio, visitabile fino al 28 settembre 2024.

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