OCA Oasy Contemporary Art and Architecture inaugura la sua stagione con Love Letter, una grande mostra dell’artista camerunense Pascale Marthine Tayou, la cui ricerca è incentrata da sempre sull’ambiente, organizzata in collaborazione con Galleria Continua e curata da Marco Bazzini e Emanuele Montibeller. Nel frattempo, sotto la direzione dell’architetto Roberto Castellani dello studio ss67architetti, nel parco i lavori fervono per arricchire il percorso con le installazioni di Alejandro Aravena, Stefano Boeri, Michele De Lucchi con Mariangela Gualtieri, fuse*, Kengo Kuma, Davide Quayola, Diana Scherer, Matteo Thun, Edoardo Tresoldi.
OCA, l’arte contemporanea prende casa nel bosco
OCA Oasy Contemporary Art and Architecture, lo splendido luogo dedicato all’arte e all’architettura, si svela al pubblico a 900 metri di altezza, sull’Appennino Pistoiese, all’interno dell’Oasi Dynamo con la mostra Love Letter del camerunense Tayou. Sotto la direzione artistica di Emanuele Montibeller, come recita il nome stesso del luogo, ad OCA l’arte e l’architettura si integrano con la natura dell’oasi, ed attendono il visitatore dopo una lunga camminata nel bosco (ad OCA si arriva solo a piedi) per accoglierlo con una mostra, all’interno di uno spettacolare spazio espositivo ricavato da un ex stalla, e, presto, con un percorso all’aperto, con installazioni ambientali di artisti ed architetti.
OCA Oasy Contemporary Art and Architecture non è uno spazio espositivo come gli altri. L’arte contemporanea e l’architettura sono qui ospitati all’interno di un’oasi naturalistica, con la convinzione che proteggere la natura non significhi cessarne la fruizione, ma piuttosto viverla facendo propria la cultura del rispetto e della conoscenza. Col suo percorso in quota, OCA propone al visitatore un mondo nuovo, da scoprire e vivere insieme, in cui l’uomo e ciò che crea – sia esso prodotto artistico o architettonico – convivono con l’ambiente ed anzi vi interagiscono costantemente.
Andar per boschi, alla ricerca di OCA
OCA si raggiunge solo a piedi, con una passeggiata nel bosco di circa 30 minuti, che fa iniziare l’esperienza del visitatore nel momento in cui lascia la macchina in località Croce di Piteglio, non quando arriva a destinazione. L’immersione nella natura sarà totale e le installazioni artistiche parteciperanno con il pubblico a questa immersione.
OCA, inaugurato lo scorso anno, è accolto all’interno dell’Oasi Dynamo, una riserva naturale affiliata al WWF, che si estende per circa mille ettari, arrivando sino a 1100 metri di altitudine. Questo immenso terreno era un tempo la riserva di caccia della famiglia Orlando, che sulla montagna pistoiese, agli inizi del Novecento, aveva fondato lo stabilimento della SMI, la Società Metallurgica Italiana. Recuperata nel 2006, la riserva è oggi un territorio prevalentemente boschivo, dove vivono una grande varietà di animali selvatici e tante specie di piante rare. In parte dedicata alle tradizionali attività dell’allevamento e dell’agricoltura, l’oasi si è aperta negli anni anche all’ospitalità, all’eco turismo, alla divulgazione di una cultura sostenibile dell’ambiente. E con OCA Oasy Contemporary Art and Architecture, dalla scorsa estate, sono arrivate in alta quota anche l’arte e l’architettura, sempre nel rispetto più totale del luogo.
Love Letter, la mostra di Tayou a OCA
Da sempre interessato alle problematiche ambientali, come l’inquinamento del pianeta e il conseguente esaurimento delle risorse, Tayou utilizza materiali comuni, per lo più di riciclo, e dà vita ad opere che vogliono far riflettere sulla convivenza tra l’uomo e la natura.
Nella grande sala espositiva di OCA il visitatore si trova davanti a un’eterogenea e diversificata presenza di forme scultoree, manufatti, oggetti ed energie di vario tipo che ancora una volta offrono la multiformità del linguaggio visivo di Tayou; un linguaggio basato su archetipi, oggetti realizzati o trovati, che fanno riferimento sia alla maestria dell’artigianato sia ai resti di una società dei consumi. Esempi in mostra di questo linguaggio sono i Poupée Pascale o i Bantu Towels, due iconici corpi di opere che richiamano l’attenzione su un processo basato sull’arricchimento culturale e l’ibridazione. Alle pareti, i grandi affreschi colorati e le Colorful Stones, 2019, raccontano di viaggi e degli effetti della globalizzazione da cui nessuno può considerarsi al sicuro. Tra le altre opere presenti, anche uno dei suoi lavori più rappresentativi, Plastic Bags, 2001-24, una scultura monumentale realizzata con sacchetti di plastica, simbolo del consumismo e dell’inquinamento prodotto dalle nostre società.
Per la mostra, Tayou ha realizzato due grandi opere al neon, tra cui Love from Dynamo, 2024, un vero e proprio atto d’amore verso chi, nella vita quotidiana, “serve i valori umani”, secondo le parole dell’artista, a partire dal vicino Dynamo Camp con cui l’OCA condivide il confine. Ma è anche un messaggio di generosità reciproca per il paesaggio che accoglie armoniosamente la sua mostra.
Tayou a OCA: informazioni e biglietti
La mostra di Tayou si potrà visitare dal 30 giugno al 3 novembre 2024, dal mercoledì alla domenica, dalle 11 alle 17. Il biglietto costerà 12 euro (bambini sino a 10 anni gratuito) e si potrà acquistare direttamente ad OCA, oppure online, sul sito www.oasycontemporaryart.com.