mercoledì, 12 Marzo 2025
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Palazzo Medici Riccardi, tra un mese la mostra su Foggini

Apre i battenti il 10 aprile la mostra dedicata allo scultore granducale, architetto di corte e al suo linguaggio tardo-barocco

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Manca un mese dal taglio del nastro della mostra che Palazzo Medici Riccardi dedicherà a Giovan Battista Foggini. Firenze celebra il genio artistico dell’artista barocco con una grande mostra monografica, promossa da Città Metropolitana di Firenze e organizzata da Fondazione MUS.E, che si terrà a Palazzo Medici Riccardi dal 10 aprile al 9 settembre 2025.

Ancora non si conoscono molti dettagli in merito ma l’esposizione Giovan Battista Foggini (1652-1725). Architetto e scultore granducale, curata da Riccardo Spinelli con il coordinamento scientifico di Valentina Zucchi, è organizzata in occasione del terzo centenario della morte dell’artista e intende restituire al pubblico la straordinaria figura di colui che, con la sua opera ‘interdisciplinare’, ha finito per plasmare il linguaggio artistico della Firenze tardo-medicea.

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Un’opportunità unica per mostrare la levatura progettuale, stilistica e tecnica di Giovan Battista Foggini, evidenziandone la molteplicità d’interventi e la sua “cifra” che fece scuola a Firenze: qui il suo stile aulico e magniloquente venne infatti ben presto affermandosi, apprezzato dai Medici, dai contemporanei e imitato dagli artefici più giovani che trovarono in lui un maestro geniale, dall’inventiva fantasiosa, pressoché inesauribile.

Chi era il Foggini e cosa ci sarà in mostra a Palazzo Medici Riccardi

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Attraverso una selezione di sculture, disegni e manufatti, la mostra ripercorre la carriera di Foggini, formatosi a Roma presso l’Accademia Medicea fondata da Cosimo III de’ Medici e divenuto, una volta rientrato a Firenze, scultore granducale, architetto di corte e direttore delle Manifatture di Galleria destinate dal principe alla produzione di meravigliosi oggetti a intarsio di pietre dure e in metalli preziosi. Il suo stile, caratterizzato da un linguaggio tardo-barocco influenzato dall’arte romana, ma originale, ha definito l’immagine della Firenze di fine Seicento, facendo da ‘viatico’ alle generazioni successive.

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