Erano i duri e puri della pellicola. Anche loro si sono arresi alle nuove tecnologie acquistando un costoso proiettore digitale. La fine di un’epoca. Cinecittà cineclub, novantanove poltroncine nella pancia del circolo di San Quirico “Fratelli Taddei”, una licenza tra le più antiche in città, era l’ultima sala fiorentina digital free ancora legata solo alle “pizze”, intese come bobine di celluloide.
In tutta Italia dal dicembre 2013 la pellicola è andata in pensione, cedendo il passo a film trasportati su hard disk. Il cinema d’essai che si trova tra via Pisana e via Baccio da Montelupo era invece rimasto orgogliosamente legato all’analogico. Poi la svolta.
Ma il vecchio proiettore non va in pensione
“È stata una scelta obbligata – spiega il neo-presidente della casa del popolo Alessandro Giachi – non trovavamo più pellicole da proiettare – ammette – eravamo penalizzati”. Da settembre è arrivato l’impianto nuovo di pacca, 50mila euro di costo, coperti per metà da bandi pubblici. Il vecchio proiettore da 35 millimetri non finirà in cantina: rimarrà nella cabina e sarà usato per rassegne cinematografiche. L’altro impianto – ancora più “vintage” – da 16 millimetri è stato dismesso.
Per far fronte alla spesa “digitale” e per finanziare i lavori di adeguamento della sala e della cabina di proiezione che saranno conclusi entro fine anno (30mila euro per porte antipanico e impianto di climatizzazione), il circolo ha messo mano al portafoglio, ma ha dovuto anche aumentare il biglietto: da 5 a 6 euro l’intero, da 4 a 5 euro il ridotto per soci Arci, under 30 e over 60. La tessera associativa non sarà più obbligatoria, ma gli aficionados potranno dare un contributo extra.
Il programma di Cinecittà cineclub
Niente cambierà per la qualità della programmazione, assicurano dalla casa del popolo, anzi la sala sarà potenziata e il cinema si farà in tre: il progetto è triplicare gli spettacoli, con un film alle ore 18, un secondo in prima serata e l’ultimo dopo cena, in modo da proporre fino a tre titoli in un giorno.
C’è inoltre l’ipotesi di aprire il lunedì, giorno tradizionalmente di riposo, mentre il pallone traslocherà dal grande schermo. Il cinema non sarà più off limits in occasione delle partite di calcio: quando la Fiorentina scenderà in campo, per seguire il match si accenderà il proiettore in una stanza ristrutturata al pian terreno, usata anche dal ristorante.
Piccoli cinema di periferia
“Siamo l’unico presidio cinematografico di qualità in questa zona – dice Alessandro Giachi – non ci sono altre proposte tra il multiplex di via del Cavallaccio e il centro. L’alternativa è arrivare a Scandicci”. L’obiettivo è aumentare gli spettatori, passando in tre anni dai 6mila biglietti staccati la passata stagione a 15mila ingressi.