“Pensieri Parole”, si intitola così il nuovo libro del giornalista Domenico Guarino, con i disegni di Béatrice de France (Edizioni Effigi). Una raccolta di poesie “necessarie”, per questo periodo turbolento.
Pensieri Parole, le liriche “necessarie” di Domenico Guarino
Parole spesse, dense, complesse, affilate. Parole aggettanti, non semplificate, non utilitaristiche. Parole adatte all’urgenza. Sofisticate. Parole che bastano a sé stesse e che ispirano senso. Il libro Pensieri Parole, edito da Effigi, che, come sempre accade per la letteratura, ognuno può leggere a suo modo e gusto, si ispira a cinque tensioni ideali: l’amore per la vita, l’amore per la libertà, l’amore per l’amore, l’antimaterialismo, il tempo come circolarità dell’essere. Pensieri, parole è il 12° libro di Guarino.
“Ho deciso di scrivere un libro di liriche perché mi è sembrato che non ci fossero alternative – spiega Domenico Guarino -. Di fronte all’enormità di quello che sta accadendo, ed alle divisioni radicali che la pandemia prima e la guerra dopo hanno messo in circolo, avverto, in maniera viscerale ed intima, l’inutilità del racconto, che si fa immediatamente vuoto e vuotamente retorico. La complessità della storia che si dipana sotto i nostri occhi, con una vertiginosa significanza che fatichiamo addirittura a contenere, chiede altro. Le parole non reggono. E devono farsi pensieri. E i pensieri diventare parole”.
Domenico Guarino (Battipaglia, SA, 1968) è un giornalista professionista. Consigliere regionale dell’Ordine dei Giornalisti dal 2013, lavora a Controradio/Popolare Network. Si è occupato di strategie della comunicazione per vari soggetti pubblici e privati, collaborando con la presidenza del Senato. Nel 2008 si è aggiudicato il premio Passetti come “Cronista dell’Anno, ricevendo la targa della Corte Costituzionale per l’impegno sui temi delle minoranze etniche e delle lotta contro le discriminazioni . Ha vinto il premio Viesseux (2007, con il racconto Una casa grande come un sogno) e il premio Terzani (2008, con il racconto Il mio nome è mai più). Ha pubblicato “Di Domenica si può anche Morire” (Poliastampa, 2008), “Ordine Nuovo” (Cult, 2009), “Sono un Italiano Nero” (Cult, 2009), “Puttanopoli”, (Cult,2010), “Ribelli “(Infinito, 2011), “Io, Raimondo Ricci” (Sagep, 2013), “Gli occhi dentro” (le Piagge, 2014), “Eravamo Tanto Amati” (Effigi, 2017), La fabbrica che non volle chiudere (Cult, 2019), Radici (Effigi, 2021), Sorci (Effigi, 2021).