domenica, 8 Settembre 2024
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Riapre il Museo della Moda e del Costume a Palazzo Pitti

Restituita al pubblico la collezione della più antica raccolta italiana dedicata alla storia della moda, che conta più di 15.000 pezzi, dai Medici ai giorni nostri

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Dopo quattro anni di lavori riapre a Firenze il Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti. Inaugurato originariamente col nome di Galleria del Costume l’8 ottobre del 1983 da Kirsten Aschengreen Piacenti, già direttrice dell’ex Museo degli Argenti di Palazzo Pitti e del Museo Stibbert, la Galleria del Costume fu il primo caso di galleria italiana dedicata ai costumi storici. Dopo anni di lavori e allestimenti, è stata annunciata la riapertura da parte del Direttore delle Gallerie degli Uffizi Simone Verde, che ha dichiarato ““Il costume e la sua storia sono intrinsecamente connessi con l’arte e abbiamo voluto sottolineare questo legame attraverso l’abbinamento degli abiti con una selezione di prestigiosi dipinti. Il riallestimento del museo della Moda è molto importante per le Gallerie.”

Presente anche la curatrice del Museo della Moda di Firenze, Vanessa Gavioli, sottolineando come la creazione dell’esposizione permanente della collezione sia stata una “sfida entusiasmante”.

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Il più antico Museo della Moda: ieri e oggi

Il Museo della Moda e del Costume si trova all’interno della Palazzina della Meridiana, nell’ala meridionale di Palazzo Pitti, ed è composto da una selezione accurata di abiti femminili, scarpe e accessori dal XVII secolo fino agli ultimi decenni del XX secolo. Tra le menzioni d’onore spiccano due abiti appartenuti a Cosimo de’ Medici e Eleonora di Toledo, datati attorno al XVI secolo.

Le tipologie di abito sono tra le più varie: dalla robe à la française al vestito da corte europeo tipico con la gonna molto larga fino agli abiti in stile Impero con la vita molto alta, e ancora dagli abiti della Restaurazione con la vita riabbassata ai vestiti da sera della moda fin de siècle, a cavallo tra XIX e XX secolo. Per la sezione più contemporanea invece sono presenti abiti di Elsa Schiaparelli, Emilio Schubert, i vestiti di Gianni Versace per Patty Pravo, Jean Paul Gaultier e s Miyake.

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In totale sono presenti circa 15.000 elementi, che verranno esposti a rotazione tra loro, in modo da permettere ai visitatori di poter ammirare in tutto il loro splendore una testimonianza storica tanto concreta quanto spesso sottovalutata.

Le opere d’arte al Museo della Moda di Firenze

Abiti, scarpe e accessori, ogni sala dedicata è stata pensata per essere collegata alle esposizioni, attraverso un accostamento di colori e di opere. Gli abiti sono stati “accoppiati” a quadri e ritratti delle stesse epoche, ad esempio opere di Carle Vanloo, Laurent Pecheux e Jean-Sébastien Rouillard per il XVII secolo, o Tito Conti, Giovanni Boldini, Edoardo Gelli per il XVIII secolo. Le loro opere si aggiungono agli affreschi e alle decorazioni già presenti in ciascuna sala, per creare un ambiente avvolgente.

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Il patrimonio del museo è stato inoltre interamente digitalizzato attraverso campagne fotografiche e di catalogazione, per inserire le collezioni all’interno degli Archivi Digitali delle Gallerie.

Per informazioni visitare il sito delle Gallerie degli Uffizi.

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