La street art, anche quella di Firenze, è un viaggio che si snoda tra le vie della città in una mappa che va da est a ovest, da nord a sud. In questa breve guida Il Reporter accompagna alla scoperta di alcuni murales (ne abbiamo selezionati dieci, ma la lista potrebbe essere molto più lunga) tra i tanti che si trovano qua e là tra le strade di Firenze.
Spesso è la stessa comunità fiorentina ad essere coinvolta nel fare, nel completare messaggi e temi senza tempo di cui i muri e gli artisti si fanno paladini. Una testimonianza recentissima di ciò che è stato appena detto, la ritroviamo nella decorazione, con pennello e bomboletta spray, dei piloni di Ponte all’Indiano da parte di un gruppo di studenti di pittura dell’Accademia di Belle Arti, durante un workshop con lo street artist Exit Enter. In autunno il progetto, curato dalla docente Milena Zunino, diventerà una mostra che comprenderà anche una serie di stencil realizzati in collaborazione con Ache77 e una video installazione di Juri Ciani.
Così, lettori che amano viaggiare con la fantasia ed eventuali visitatori di passaggio potranno – oltre a visitare i tanti musei, templi dell’arte fiorentina, aperti anche il giorno di Ferragosto – soffermarsi in strada, e lì trovare dei nuovi punti di riferimento, al fine di comprendere arte, storia e valori, per poi sviluppare un proprio pensiero attorno a questi ultimi.
La mappa della street art a Firenze: Elektro Domestik Force a Soliccianino
La mappa della street art comincia dalla zona di Casellina – al confine tra Scandicci e Firenze – dove, alla casa circondariale Mario Gozzini, si trova “La scritta che buca”, realizzata dagli artisti dell’Associazione Culturale Toscana Elektro Domestik Force. L’opera rappresenta artisticamente il percorso di crescita e di reinserimento sociale che si può realizzare all’interno degli Istituti Penitenziari, che devono essere visti non solo come luoghi di pena, ma anche ‘di riabilitazione e costruzione di nuove progettualità di vita’, come ci suggerisce la nostra Costituzione. Il murales è visibile anche sul lato della città, al fine di creare una fusione tra Firenze e il carcere, abbattendo i muri che apparentemente li separano. Interessante, in tal senso, è il fatto che la progettazione abbia coinvolto attivamente anche un gruppo di detenuti.
Street art a Firenze: il murale di Giulio Rosk per Davide Astori
Lungo la mappa della street art a Firenze, gli appassionati di calcio non potranno perdersi il murale firmato dall’artista siciliano Giulio Rosk, dedicato al campione viola Davide Astori, venuto tristemente a mancare nel 2018 mentre si trovava con la sua squadra a Udine. È situato all’Isolotto, in Via Canova al civico 166, su un fabbricato di edilizia residenziale pubblica gestito da Casa SpA ed è lungo ben 241 metri quadrati. L’opera è stata voluta dalla fondazione Cure2Children Onlus di cui Astori era testimonial, co-promossa dal Comune di Firenze e in partnership con Esselunga. L’ex giocatore viola è ritratto sorridente, con indosso la maglia n.13 e la fascia del capitano “DA13” con i quattro colori del Calcio Storico fiorentino. Il messaggio universale di cui il murale si fa portatore è un pensiero che Davide ha lasciato in dono a tutti noi: “Ogni bambino ha il diritto di giocare la sua partita”.
Anna Frank, il murale sulla scuola a Legnaia
La street art ricorda e celebra anche Anna Frank, questa volta con un murale realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Statale di Porta Romana, nella scuola primaria di Firenze che porta il suo nome e situata in Via Alesso Baldovinetti, 1. L’opera racconta la storia della ragazza ebrea tedesca, morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Durante il periodo in cui lei e la sua famiglia si nascondevano dai nazisti, Anna scrisse un diario, divenuto simbolo della Shoah.
Due murales dedicati a Gramsci sulla mappa della street art a Firenze
Sempre in zona dell’Isolotto, ecco due murales dedicati ad Antonio Gramsci, icona della sinistra italiana e del giornalismo libero. Il primo, realizzato dall’artista Jorit, si trova in Via Canova, al 25. In linea con il suo stile, lo street artist ha iniziato la fase preliminare del murale tracciando a tutta parete una frase, tratta da Lettere dal carcere, note riflessioni gramsciane, che recita: “Anche quando tutto è o pare perduto, bisogna rimettersi tranquillamente all’opera, ricominciando dall’inizio… La crisi consiste appunto nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere”.
Il secondo murales dedicato a Gramsci si trova sulla parete della dell’Istituto Comprensivo Montagnola-Gramsci di Firenze, da cui prende il nome. Realizzato dallo street artist Antonio Cotecchia, è lungo ben 200 metri. L’esperienza ha visto coinvolti, sin dall’inizio, studenti e studentesse della scuola, di età compresa tra gli 11 e i 17 anni. L’opera, realizzata grazie al progetto Bella Presenza con l’Associazione Progetto Arcobaleno, è stata selezionata dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Nico Lopez Bruchi e Rame13 alla Scuola Vamba
La scuola dell’infanzia e primaria Vamba, in Via Giardini della Bizzarria 2, ospita un murale che raffigura le grandi fiabe che ogni mamma racconta prima di andare a dormire: da Il piccolo Principe a Il libro della giunga, fino a Il mago di Oz. L’opera, realizzata da Nico Lopez Bruchi e Rame13 del collettivo EDF crew, comunica importanti messaggi di amore, solidarietà, avventura, amicizia e rispetto per la natura. E cosa, meglio delle fiabe, per esprimerli? Il murale è stato realizzato all’interno del progetto “Biblioteca circolare. Il quartiere si legge”, promosso dal Comune di Firenze e finanziato dal Ministero della Cultura.
Mappa della street art: il più grande murale di Firenze
Jorit, uno dei più apprezzati esponenti della street-art, non ha realizzato solamente il murale di Gramsci, ma ha dato vita anche a questa celebre opera dedicata a Nelson Mandela, tappa obbligata lungo la mappa della street art a Firenze: centoventi metri quadrati di superficie, due settimane di lavoro, oltre 300 bombolette di vernice e una lunga impalcatura mobile, dove l’artista ha trascorso ben 12 giorni. Jorit, nato a Napoli da madre olandese e padre italiano, concentra la propria arte proprio sulla raffigurazione realistica del volto umano. Nelson è il più grande murale di Firenze (quattordici metri per nove). Si trova sulla facciata di un edificio in Piazza Pietro Leopoldo, ribattezzato da tutti “Il Condominio dei Diritti”.
Mulares nel centro storico: “Foglie” di Mirko Ranfagni e Stefano Cherubini
Immerso nella bellezza del centro storico di Firenze, nella zona di Santa Maria Novella e più precisamente nella Casa della Solidarietà San Paolino della Caritas di Firenze, c’è “Foglie”. Un centro che offre pronta accoglienza notturna a chi è senza un letto e una casa dove dormire. Il murale permette infatti di dialogare con mondi lontani attraverso un linguaggio universale e comune a tutti gli esseri umani. Il progetto artistico ha visto gli street artist Mirko Ranfagni e Stefano Cherubini disegnare per giorni dando vita a uno spazio di condivisione, socializzazione e scambio culturale.
Nella zona di Firenze sud, l’Istituto Alberghiero Saffi in Via del Mezzetta al civico 15 ospita il murale del maestro iracheno Fuad Aziz: pittore, scultore, illustratore di libri per l’infanzia e persino poeta. Realizzata con il contributo degli studenti, “Il Volto dell’Accoglienza” restituisce alla comunità scolastica del Saffi e agli osservatori mordi e fuggi un’intensa emozione cromatica, accompagnata dalla forza dei tratti e dalle linee di contorno. Solidarietà, pace e accoglienza sono i tre valori pilastro di cui si fa portatore l’Istituto da sempre e che si ritrovano anche nell’arte di Aziz.
Al Parco dell’Anconella, in Via Villamagna, c’è invece “Open Mind”. Il murale, realizzato dallo street artist Rame13, affronta una tematica che sta molto a cuore sia all’artista che alla comunità LGBT, ovvero l’adozione di un bambino da parte di due persone dello stesso sesso. L’opera raffigura una leonessa e una pantera, entrambe innamorate di un cucciolo di tigre. Un messaggio d’amore e di dolcezza, che invita l’osservatore a immedesimarsi e riflettere.
Ultima tappa della mappa della street art, il Giudizio Universale
Ultima tappa di questa mappa (parziale) della street art a Firenze è il “Giudizio Universale”. Un grande murale dell’artista di strada argentino Francisco Bosoletti, che si estende lungo sei facciate delle cosiddette delle case in Via Corbinelli e nelle strade adiacenti. L’opera è stata realizzata nell’ambito del Settecentenario di Dante e risulta essere un disegno frammentato su muri diversi. Corde invincibili legano i sommersi e i salvati, i corpi nella loro nudità sono indistinguibili, i ruoli possono cambiare e l’osservatore è esortato a ricomporre i pezzi secondo il proprio viaggio, così come chi dipinge è arrivato qui compiendo il suo.