martedì, 5 Novembre 2024
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All’ospedale di Careggi arriva la culla termica

In principio era la ruota, quella di piazza Santissima Annunziata, dove gli “innocenti” venivano lasciati dalle mamme che non potevano tenerli con sé. Oggi è una tecnologica culla termica, a due passi dalla nuova maternità di Careggi.

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In principio era la ruota, quella di piazza Santissima Annunziata, dove gli “innocenti” venivano lasciati dalle mamme che non potevano tenerli con sé. Oggi è una tecnologica culla termica, a due passi dalla nuova maternità di Careggi, con tanto di particolari sensori e impianto di videosorveglianza che verifica in ogni momento la presenza o meno di un neonato, pur assicurando il totale anonimato alla madre che lascia il bambino.

LA CULLA. Installata oggi, grazie al contributo della Fondazione Francesca Rava e di KPMG, promotori del progetto Ninna Ho che si pone l’obiettivo di contrastare il fenomeno dell’abbandono neonatale e dell’infanticidio, la culla è dotata di un citofono di comunicazione collegato con il reparto di Terapia Intensiva Neonatale ed un pulsante di comando che apre la tapparella e consente di deporre il neonato. Una volta lasciato il piccolo, un allarme acustico avvisa il personale medico che arriva a prendere il neonato per trasferirlo nel reparto di terapia intensiva o neonatologia, per gli accertamenti e le cure del caso. Il bimbo viene ricoverato seguendo la procedura adottata per il neonato non riconosciuto e viene avviato il procedimento di adozione. Un modo insomma per garantire un lieto fine anche ai bambini nati nelle situazioni più difficili.

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IL PROGETTO. La culla termica di Firenze arriva dopo quelle degli ospedali Federico II di Napoli, del Ponte di Varese, dell’Ospedale Maggiore di Parma e dell’Azienda Ospedaliera di Padova. È la conclusione della prima fase del progetto Ninna Ho, che comprende anche una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione in 5 lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo), volta ad informare le madri in difficoltà sull’attuale normativa, che sancisce il diritto di partorire in assoluta segretezza e non riconoscere il bambino garantendogli il diritto di crescere in un’altra famiglia. Per informazioni sul progetto sono attivi il numero verde 800 320 023 e il sito www.ninnaho.org.

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