Che sia colpa dell’antipolitica? Che sia colpa del maltempo? Che sia un effetto del governo dei tecnici e della ‘pausa’ dei partiti? Di certo c’è solo una cosa: un’affluenza così bassa alle urne, specie in Toscana, era da molto tempo che non si vedeva.
PARTECIPAZIONE KO. In Toscana si rinnovano 30 amministrazioni locali: sono chiamati al voto circa 400mila cittadini. Alle 15, quando si sono chiusi i seggi nei trenta Comuni al voto in Toscana, l’affluenza è del 60.8% contro il 70.58% delle precedente tornata elettorale. Ieri i primi segnali dell’astensionismo massiccio. Alle 22 di ieri, riporta il Viminale, solo il 41.9% degli aventi diritto si era recato alle urne. In pratica, si assiste a un calo di affluenza del 10% rispetto alla precedente tornata amministrativa quando a parità di orario votò il 51.7% dei cittadini. Un dato inferiore alla media nazionale, che si attesta al 48,9%, anch’essa inferiore rispetto al 54.85% di cinque anni fa. Peggio della Toscana fa solo la Liguria, con un’affluenza alle urne del 41.2%.
LUCCA MAGLIA NERA. Tra le città al voto in Toscana, Lucca – dove si preannuncia un braccio di ferro tra i più caldi – si guadagna la maglia nera per affluenza. Nella città delle Mura quando i seggi ieri sera si sono chiusi era andato a votare solo il 37.2% della popolazione: il 12% in meno rispetto alle amministrative precedenti. A Pistoia, dove il candidato del centrosinistra (scelto con le primarie) Samuele Bertinelli sfida la ex consigliera regionale del Pdl Annamaria Celesti e il candidato del Terzo Polo Alessio Bartolomei – si è registrata un’affluenza del 38.5% a fronte del 49,4%: circa l’11% di flessione. Per votare i cittadini hanno tempo fino alle 15 di oggi pomeriggio.
LA TOSCANA AL VOTO. Chi va alle urne? Tre i capoluoghi e 2 i comuni toscani sopra i 15mila abitanti che per eleggere il nuovo sindaco, se nessun candidato raggiungerà il 50% dei voti più uno, saranno chiamati al ballottaggio tra due settimane: Lucca, Pistoia, Carrara, Camaiore e Quarrata. Venticinque i comuni sotto i 15mila abitanti che invece già da oggi conosceranno il nome del nuovo sindaco (vince chi prende la maggioranza dei voti, senza doppio turno): tra questi, in povincia di Firenze, i Comuni di Rignano e Reggello. Al voto anche Monte San Savino, Montemignaio e Castiglion Fiorentino in provincia di Arezzo. Campagnatico, Manciano, Pitigliano in provincia di Grosseto. Marciana Marina, Porto Azzurro, Sassetta in provincia di Livorno. Quanto alla Provincia di Lucca, alle urne i Comuni sotto i 15mila abitanti di Forte dei Marmi, Bagni di Lucca, Porcari. In provincia di Massa Licciana Nardi, Zeri, Mulazzo. In provincia di Pisa, al voto Bientina, Crespina. In provincia di Pistoia, alle urne San Marcello, Marliana, Serravalle. In provincia di Siena, si vota a Montalcino, Monticiano e Sarteano.
ALLEANZE. In generale il centrosinistra si presenta unito rispecchiando l’alleanza Pd-Idv-Sel della foto di Vasto. Unica eccezione tra i comuni con più abitanti Carrara, dove il sindaco uscente Angelo Zubbani (Psi) ha stretto alleanza con i centristi dell’Udc e i fuoriusciti del Pdl perdendo così il sostegno di Idv (in lizza coi Verdi). Centrosinistra diviso anche a Rignano, per quanto riguarda la provincia di Firenze, con tre diversi candidati. Il Pdl invece è diviso quasi ovunque, e si presenta nella maggior parte dei Comuni senza l’alleato storico della Lega Nord (tranne a Camaiore) e spesso senza il sostegno dell’Udc. Anche a Lucca il Carroccio corre da solo e il centrodestra si è frammentato in almeno 4 liste.
GRILLINI ALL’ATTACCO. Novità di queste amministrative il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. I ‘grillini’ sono a caccia della fascia tricolore con proprie liste a Lucca, Pistoia e Carrara, a Reggello, Forte dei Marmi e Pitigliano. I sondaggi li danno lanciatissimi, con un indice di gradimento in netto aumento, tra il 7 e il 10% a livello nazionale. Potrebbero essere loro il vero elemento sorpresa di questa tornata elettorale.
LUCCA. Tra le sfide più accese quella di Lucca, dove il centrosinistra cerca di strappare la città alla guida ‘storica’ del centrodestra. Nella città delle Mura il candidato del centrosinistra Alessandro Tambellini (sostenuto da Pd, Sel, Idv, Fed Sinistra e dalla lista civica che porta il suo nome) sfida il sindaco uscente Mauro Favilla (sostenuto da Pdl, Noi per Lucca al centro, Donne al Governo e altre liste civiche). Il centrodestra si è frammentato in uno spezzatino di liste. La Lega Nord innanzitutto corre da sola. Accanto a Favilla e Tambellini, inoltre sono in corsa l’ex sindaco Pietro Fazzi (sostenuto da Udc e dalla lista per Fazzi sindaco), Andrea Colombini, Luca Leone, Gemma Urbani, Giuliano Marchetti, Maurizio Dinelli (Mat), Daniela Rosellini (Movimento 5 stelle), Piero Angelini, Antonio Trapani (Lega Nord).
RIGNANO®GELLO. Due le sfide che si consumeranno in riva d’Arno. A Rignano troviamo un centrosinistra diviso in tre. Da una parte i Socialisti e i Democratici che sostengono Daniele Lorenzini, dall’altra Sinistra per Rignano che lancia Silvia Bonini e poi, ancora, la lista a parte di Sel e Idv a sostegno di Marco Giuliani. Lo sfidante del centrodestra (che un centrosinistra così spaccato potrebbe fare l’exploit) è Michele Matrone. Alle 22 di ieri sera a Rignano si è recato alle urne il 42.5% degli aventi diritto (contro il 50% di cinque anni fa). A Reggello le primarie hanno indicato in Cristiano Benucci il candidato sindaco del centrosinistra: lo sostengono Pd, Idv, Sel, Psi. Ma mancano la sinistra radicale, che invece si schiera in campo con un suo candidato, il consigliere provinciale di Prc Andrea Calò, e i Verdi, anch’essi con un loro candidato (Carlo Bastiani). Quanto al centrodestra, in campo per il Pdl Elisa Tozzi. La Lega Nord ‘balla’ da sola con Alfredo Ciari. C’è poi il grillino Tiberio Papi. Alle 22 di ieri sera si è recato alle urne il 49.74% dei votanti, contro il 55.1% della precedente tornata.
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