Dal tram a Prandelli, un anno di partenze
L’anno del tram? Macché, quello dell’addio di Prandelli. Anzi no, l’anno in cui è sparita la pensilina di Toraldo di Francia da piazza Stazione. O ancora quello della rivoluzione della sosta, del piano strutturale a “volumi zero” o di Firenze “capitale” dello sport. Provate a chiedere ai fiorentini il motivo per cui ricorderanno questo 2010 ormai a fine corsa, e otterrete un mix di risposte diverse. Molto diverse. Perché sono stati tanti, e differenti tra loro, i fatti, gli eventi e le novità che il 2010 ha portato in dono a Firenze e ai suoi abitanti.
Procedendo in ordine cronologico, il primo (e attesissimo) momento saliente è arrivato sulle rotaie. Era il 14 febbraio, un San Valentino molto particolare per la città: la prima corsa della prima linea del tram. Dopo anni di cantieri e polemiche, attese e discussioni, i fiorentini sono potuti finalmente salire sul Sirio, dando ufficialmente il via all’era tramvia. Un mese e mezzo dopo è iniziata un’altra era, quella di Enrico Rossi alla guida della Regione. Dopo 10 anni targati Claudio Martini, il 28 e 29 marzo l’ex assessore toscano alla sanità è stato eletto governatore, incarico che ricoprirà fino al 2015.
Per due ere che iniziano una che finisce. Era il 16 maggio quando Cesare Prandelli sedeva per l’ultima volta sulla panchina della Fiorentina. Trentottesima giornata di campionato, Bari, viola sconfitti 2-0 e fuori dall’Europa (ma questo già si sapeva): quello che nessuno ancora sapeva, nonostante le voci e le polemiche di un’annata difficile, era che dopo cinque anni il tecnico di Orzinuovi avrebbe lasciato le rive dell’Arno (pur rimanendoci a vivere) per diventare ct della Nazionale. Veste in cui è tornato a sedere sulla panchina del Franchi (7 settembre, Italia-Isole Far Oer 5-0), ma ormai non più da allenatore dei viola.
Restando in ambito sportivo, le novità non sono certo mancate per Firenze nel 2010. La più gradita è arrivata a fine settembre direttamente dall’altra parte del mondo: è stato a Melbourne che la città del giglio è stata scelta (insieme a Lucca, Montecatini Terme e Pistoia) come sede dei Mondiali di ciclismo del 2013. Un evento prestigioso, che trasformerà Firenze nella “capitale” dello sport mondiale, ma non l’unico che ha visto la città protagonista: a ottobre il capoluogo toscano ha ospitato alcune partite dei Mondiali di volley, a novembre sull’erba del Franchi è scesa per la prima volta la Nazionale italiana di rugby, contro l’Australia. Ha qualcosa a che fare con lo sport anche un’altra delle grandi novità di quest’anno che sta per finire: l’abbattimento della pensilina di Toraldo di Francia in piazza Stazione. La costruzione – per la verità mai troppo amata dai fiorentini – aveva visto la luce grazie ai fondi di Italia ’90: venti anni dopo, ad agosto 2010, è stata demolita.
E ancora: a ottobre è iniziato l’iter del nuovo piano strutturale a “volumi zero”, mentre novembre è stato il mese della rivoluzione della sosta, con la riduzione del numero delle Zcs da 14 a 5, ma non solo. Finito qui? Macché. Perché se il 2010 è ormai ai titoli di coda, dietro l’angolo c’è già il 2011, col suo bel carico di lavori e novità. Leggere la pagina qui a fianco per credere.
Un 2011 all’insegna dei cantieri e dell’arte
Si aprirà a suon di cantieri l’anno che verrà. Dopo le feste natalizie, presumibilmente proprio dal 7 gennaio, avrà inizio una delle opere più imponenti per la città: la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia. Detto con le parole del sindaco Renzi “tecnicamente parlando, in alcuni tratti sarà un macello”. Ma il primo cittadino lancia la sfida: i lavori si concluderanno in 1000 giorni, circa 3 anni. Insomma a fine 2013 dovremmo essere in grado di saltare sulla T2 e la T3, che ci porteranno da Peretola a San Marco e da Santa Maria Novella a Careggi. Confermati i tracciati previsti (non ci sarà il tanto contestato passaggio da piazza del Duomo), i tre cantieri monstre occuperanno tre punti nevralgici per la circolazione cittadina: tra viale Strozzi (dove si mangeranno un paio di corsie) e viale Milton, viale Guidoni e viale Belfiore.
A parziale rassicurazione della cittadinanza affetta da crisi da ingorgo, c’è da dire che i tracciati saranno suddivisi in 22 microlotti ognuno dei quali sarà “affidato” alle cure di un consigliere comunale, sorta di referente per l’andamento dei lavori al quale anche gli stessi fiorentini potranno chieder conto e spiegazioni. Perché non si dica più che sull’operazione tramvia è saltata la cinghia di trasmissione tra Palazzo Vecchio e città. Entro l’estate 2011, inoltre, dovrebbero entrare in azione le talpe dell’Alta velocità, anche se tuttora non è dato sapere che fine farà la Stazione Foster e i No Tav continuano a dar battaglia a suon di manifestazioni.
A partire da febbraio, invece, il Comune dovrebbe adottare in pianta stabile il nuovo Piano strutturale, faticosamente partorito dopo un percorso durato anni e sconvolto nel giro di 365 giorni di mandato renziano. Dunque, niente nuove costruzioni (il mantra è quello dei volumi zero), sì ai recuperi degli edifici dismessi. Da qui comincia la nuova vita di contenitori rimasti a lungo inutilizzati, come l’ex Meccanotessile o il Panificio militare. Un’altra partita si aprirà invece sul fronte degli immobili abbandonati dalle forze armate, in cui Palazzo Vecchio vedrebbe bene alloggi popolari e servizi pubblici.
Per numerosi cantieri che si aprono, uno conosce il lieto fine: si tratta del Palagiustizia, la mastodontica struttura realizzata a Novoli e conclusa già da 3 anni. Il Tribunale di Firenze dovrebbe traslocare entro giugno.
Infine, in attesa di scoprire gli eventi culturali portanti della nuova stagione, i fiorentini potranno continuare a godersi Caravaggio e i caravaggeschi tra gli Uffizi e Pitti (fino al 9 gennaio) e le belve di Ligabue (fino al 16, sempre a Pitti), mentre a febbraio Leonardo da Vinci farà per la prima volta ingresso a casa Buonarroti.