martedì, 19 Novembre 2024
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Chi c’è e chi no: ecco la nuova giunta

Squadra a dieci, cinque donne e cinque uomini. Poche riconferme, molte novità e qualche colpo di teatro. Ecco la nuova giunta comunale di Firenze scelta dal sindaco Nardella.

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Squadra a dieci, cinque donne e cinque uomini. Poche riconferme, molte novità e qualche colpo di teatro. È la nuova giunta di Palazzo Vecchio, presentata stamani da Dario Nardella, proprio ieri proclamato ufficialmente sindaco di Firenze dopo la vittoria schiacciante alle amministrative del 25 maggio.

LA VICE

A fare da vice a Nardella sarà Cristina Giachi, assessore uscente alla scuola, delega che manterrà. Sarà lei la numero due di Palazzo Vecchio, dopo il rifiuto arrivato nei giorni scorsi dalla deputata Elisa Simoni, che ha scelto di continuare il suo incarico in Parlamento. Altra faccia conosciuta quella dell'assessorato all'Urbanistica, con la riconferma di Elisabetta Meucci. Una scelta di continuità  che consentirà a Meucci di portare a termine il lavoro avviato con Renzi sul Regolamento urbanistico, per il quale sta per chiudersi la finestra delle osservazioni.

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NEW ENTRY

Tra le new entry spicca il nome di Nicoletta Mantovani. Già assessore alla cultura con la giunta Delbono a Bologna, la vedova di Luciano Pavarotti guiderà a Firenze l'assessorato alle Relazioni internazionali. Per Mantovani si era ipotizzato in un primo momento un incarico alla cultura, delega che invece per ora resta ad interim nelle mani del sindaco, insieme alle deleghe alla polizia municipale, alla sicurezza e ai servizi demografici. A Sara Funaro, classe '76, laureata in psicologia, già nel cda di Montedomini, nipote dell'ex sindaco Piero Bargellini, andranno le deleghe alle Politiche sociali. Volto nuovo anche quello di Lorenzo Perra, direttore  dell'Ato Centro, che eredita dal prof Alessandro Petretto l'assessorato al bilancio e la delega alle partecipate e ai fondi europei. Dopo aver guidato il comitato di Nardella in campagna elettorale, la dirigente di Confesercenti Alessia Bettini entra adesso in giunta con la delega all'ambiente e al decoro.

ALTRI NOMI

Da Palazzo Medici Riccardi a Palazzo Vecchio, l'assessore provinciale uscente Stefano Giorgetti approda nella squadra di Nardella con un arduo compito: spetterà a lui occupersi di Infrastrutture e quindi seguire da vicino lo svolgimento dei cantieri delle linee 2 e 3 della tramvia, che stanno già facendo preoccupare, per l'impatto sulla mobilità, le zone di Novoli e dello Statuto. Di sport si occuperà Andrea Vannucci, già consigliere comunale nella scorsa legislatura, riconfermato con oltre mille preferenze. Sindaco uscente di Borgo San Lorenzo, Giovanni Bettarini, renziano della prima ora e assiduo frequentatore delle Leopolde, è il nuovo assessore di Palazzo Vecchio allo sviluppo economico e alla città metroplitana. Del personale e dell'organizzazione si dovrà occupare invece Federico Gianassi, presidente uscente del Quartiere 5 e soprattutto segretario comunale del Partito democratico, incarico che, visto il suo nuovo nome, potrebbe decidere di lasciare. Resta per il momento a bocca asciutta Caterina Biti, assessore uscente all'ambiente e miss preferenze alle amministrative di domenica 25 maggio (ne ha incassate oltre 1640), che nei giorni scorsi aveva rivendicato un incarico in giunta. Adesso potrebbero invece aprirsi per lei le porte della presidenza del Consiglio comunale.

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CONSIGLIERI

Nardella potrà contare anche su quattro consiglieri particolari “pro bono”: si tratta diell'architetto Stefano Boeri per la cultura e i grandi eventi, Fabrizio Landi (ex ad di Esaote e ora consigliere in Finmeccanica) per l'economia, l'assessore uscente Alessandro Petretto per la finanza pubblica e l'ex procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi per quanto riguarda la legalità.

LA PRIMA GIUNTA

Già venerdì si riunirà la prima giunta: come primo “passo ufficiale” – ha annunciato il sindaco Nardella – tutti gli assessori insieme andranno a San Miniato, perché – ha spiegato il sindaco – nei loro occhi ci sia l'immagine di Firenze vista dall'alto. “Ogni parola sarà superflua”, ha commentato Nardella. Nardella che – emozionato e fresco di proclamazione (“ho appena firmato”, dice) – si serve ripetutamente della lettera 's' per definire la sua giunta: una “squadra a tempo pieno e  solida, che unisce esperienza e novità”. Una giunta “smart  – aggiunge –  che ora si darà subito allo sprint, mettendosi al servizio della città con assessori giovani, puntando sulla semplificazione, sull'innovazione tecnologica e sulle competenze”. Una squadra, sottolinea infine Nardella, “semplice, senza fuochi di artificio, che a Firenze sono solo quelli di San Giovanni, ma che adesso lavorerà con umiltà. Voglio che i miei assessori stiano nel palazzo il minimo indispensabile. Devono stare tra la gente, devono essere cittadini tra cittadini, non voglio solisti, non voglio bandierine, l'unica bandiera che conta è quella di Firenze”. Di fronte, sindaco e neo assessori avranno settimane di fuoco. “Da qui all'estate, dobbiamo pensare all'approvazione del bilancio preventivo, al riordino della macchina amministrativa, al Regolamento urbanistico e alle grandi opere. Stiamo già lavorando al regolamento per la valorizzazione del patrimonio culturale. E presto, come annunciato in campagna elettorale,  diremo quali sono i 'cinque luoghi' da cui vogliamo partire per valorizzare le periferie. Chiederemo ai fiorentini una idea per rendere Firenze semplice: in questi cinque anni la città é stata sbloccata, ora la rendiamo semplice. Sarà una road map serratissima, saremo impegnati fin da subito”.

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TRAMVIA TRA LE PRIORITA'

Tra le priorità da affrontare i cantieri della tramvia. “L'assessore Giorgetti è una persona solida, viene dalla Provincia e conosce il territorio, conosce benissimo il trasporto pubblico e la tramvia, è stimato a livelli nazionali e regionali” dice Nardella. Che lancia un messaggio ai fiorentini in merito ai disagi che i prossimi anni di 'lavori in corso' potrebbero provocare per la viabilità e il traffico cittadino: “Non scapperemo davanti ai problemi della tramvia – dice il sindaco -. Lo diciamo a tutti i cittadini, saremo sul pezzo. Sono sicuro che i fiorentini sapranno accettare i disagi purché siano informati e coinvolti e, sopratutto, purchè non siano presi in giro sui tempi”.

MANTOVANI

Parole di stima anche per la neo-assessora Nicoletta Mantovani. “E' una persona straordinaria e generosa – dice il sindaco – che mi ha garantito tutto il suo impegno per la città.  L'ho conosciuta insieme a Matteo Renzi al capodanno organizzato con Bologna qualche anno fa e ho apprezzato molto il suo modo di lavorare. Non le ho chiesto di seguire la cultura come fece a Bologna, ma un terreno su cui lei é davvero capace. Il suo ruolo nella Fondazione Pavarotti l'ha portata ad avere davvero relazioni internazionali di altissimo livello, per una città come Firenze devono essere coltivate giorno per giorno. Sarà la nostra 'ministra degli Esteri'”.

SU SIMONI

Il sindaco torna anche sulla richiesta di essere sua vice fatta alla deputata Elisa Simoni. “Avevo chiesto ad Elisa di essere una vice a tempo pieno, dicendole chiaramente che Firenze non é come un sigaro, non si smezza – dice sorridendo Nardella – Con lei la giunta avrebbe avuto un tratto più politico. Venendo meno questa opzione, ho preferito scegliere una persona giovane e leale che avesse già avuto esperienza nell'amministrazione come Cristina Giachi”.

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