Tutto come previsto. Il Partito Democratico fa man bassa conquistando 14 dei 19 seggi in palio alle elezioni per il Consiglio della Città Metropolitana. Un seggio a testa per le altre quattro liste, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Territori beni comuni e Liste civiche per la Città Metropolitana. Ha votato il 92,16% degli aventi diritto.
Una larghissima maggioranza
I 14 consiglieri del Pd saranno, in ordine di preferenza, Brenda Barnini, Massimiliano Pescini, Angelo Bassi, Alessandro Manni, Francesca Paolieri, Andrea Ceccarelli, Alessio Falorni, Emiliano Fossi, Giampiero Mongatti, Sandro Fallani, Alessio Biagioli, Benedetta Albanese, Stefania Collesei, Domenico Antonio Lauria.
Le opposizioni
Per Forza Italia è stato eletto Marco Semplici. Per il Movimento Cinque Stelle, Saverio Galardi. Città Metropolitana territori beni comuni sarà rappresentata da Riccardo Lazzerini. Le Liste Civiche per la Città Metropolitana da Anna Ravoni.
Cos'è la Città metropolitana
La Città metropolitana è l’organismo di governo che dal 1° gennaio 2015 rileverà il ruolo e le funzioni delle Province omonime. In più, dovrà perseguire i seguenti fini: cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano, promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione, cura delle relazioni istituzionali, comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee.
La Città metropolitana era prevista dall’ordinamento italiano già dal 1990, poi inserita in Costituzione nel Testo unico degli enti locali e in Costituzione nel 2001 e diventata realtà soltanto oggi, dopo 24 anni, con la riforma Delrio.
E ora lo statuto
Secondo la legge di riforma, il prossimo passo sarà la definizione dello statuto che definirà anche le attribuzioni degli organi e le loro competenze. Tra le varie materie che andranno disciplinate i rapporti tra i diversi Comuni e come saranno usate le risorse umane, strumentali e finanziarie.
Un voto di secondo livello
Sono quattro le Città metropolitane per le quali si è andati al voto in questi giorni: Milano, Genova, Bologna e Firenze. A Firenze sono stati eletti 18 consiglieri da un totale di 689 aventi diritto al voto. Si trattava infatti di elezioni di secondo livello per le quali erano chiamati alle urne i sindaci e i consiglieri comunali dei 42 Comuni della provincia di Firenze.
Solo gli stessi sindaci e consiglieri potevano candidarsi alla carica di consigliere metropolitano. Il sistema elettorale prevedeva un “indice ponderato”, che in sostanza rendeva il voto espresso dal sindaco proporzionale al numero di cittadini rappresentati. Il seggio di Palazzo Medici Riccardi, unico seggio allestito per la votazione, è rimasto aperto dalle 8 alle 20 di ieri. L’affluenza è stata del 92,16%, 635 dei 689 aventi diritto.