Da lunedì 20 settembre scatta la somministrazione della terza dose per alcune categorie di fragili, come gli immunodepressi e immunocompromessi: ma chi sono questi soggetti e a chi sarà garantita un’iniezione addizionale del vaccino Pfizer o Moderna? Il Ministero della Salute, d’intesa con il Comitato tecnico-scientifico sul Covid-19, ha diffuso una circolare con la lista dei pazienti per cui è raccomandata un’ulteriore somministrazione.
Chi sono i soggetti immunodepressi o immunocompromessi: il significato
Anche in Toscana da lunedì si parte con la terza dose per quelle categorie, che a causa di patologie pregresse, hanno sviluppato una risposta immunitaria solo parziale contro il Covid. Questi soggetti sono considerati “immunodepressi“, perché hanno delle difese immunitarie ridotte, rispetto a una persona in salute, a causa di terapie o malattie. Si tratta ad esempio dei trapiantati, e dei malati di tumore che assumono farmaci per sopprimere la risposta immunitaria o chi è affetto da immunodeficienze secondarie trattate con terapie.
Secondo i dati attuali sul vaccino anti-Covid, spiega la circolare del Ministero della Salute datata 14 settembre 2021, gli immunocompromessi che hanno già fatto la seconda dose “mostrano un significativo beneficio, in termini di risposta immunitaria” con una terza somministrazione. In particolare per i fragili che rientrano in queste categorie, la dose addizionale del vaccino Pfizer o Moderna va somministrata almeno 28 giorni dopo la fine del ciclo vaccinale, indicano gli esperti.
Le categorie di fragili: chi ha la priorità per la terza dose di vaccino (senza prenotazione)
La stessa circolare definisce chi sono gli immunodepressi e le 10 categorie di fragili che hanno la priorità per la somministrazione della terza dose, ecco l’elenco completo:
- chi ha subito un trapianto di organo solido ed è sotto terapia immunosoppressiva
- trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia
immunosoppressiva) - i pazienti in attesa di trapianto d’organo
- le persone sottoposte a terapie a base di cellule CAR-T
- i malati di tumore che assumono farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi da quando è stata sospesa la cura
- immunodeficienze primitive (ad esempio sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile, ecc)
- soggetti fragili affetti da immunodeficienze secondarie trattate con farmaci (ad esempio con cortisone ad alto dosaggio e protratto nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sul sistema immunitario)
- pazienti in dialisi e chi soffre di insufficienza renale cronica grave
- pregressa splenectomia
- malati di AIDS con CD4+ sotto quota 200 o sulla base di giudizio clinico
Secondo le stime del governo, gli immunodepressi che riceveranno la terza dose a fine settembre sono circa 3 milioni di persone. Il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo ha invitato le Regioni a procedere senza prenotazione online, ma con un contatto diretto tra le strutture sanitarie e i soggetti fragili.
In seguito si passerà alle altre categorie di fragili, come i ricoverati nelle Rsa e gli anziani over 80, per la cosiddetta “dose booster” che potenzia la risposta immunitaria dei soggetti ad alto rischio. In questo caso l’ulteriore iniezione è consigliata dopo almeno 6 mesi dalla seconda dose.