lunedì, 23 Dicembre 2024
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”Col Viola nel Cuore”, il 5 marzo a Palazzo Vecchio

Giovedì 5 marzo, nel Salone dei Dugento, saranno premiati 30 calciatori nati a Firenze che hanno giocato in Serie A, anche se mai con la maglia viola.

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”Col Viola nel Cuore” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla presidenza del consiglio comunale, nella persona di Eugenio Giani, in collaborazione con l’associazione Toscana Cultura. La premiazione avrà luogo giovedì 5 marzo alle  16  nel Salone dei Dugento a Palazzo Vecchio, e sarà presentata dal giornalista Fabrizio Borghini. Saranno premiati 30 giocatori nati a Firenze e arrivati in Serie A, giocando in squadre di alto livello ma senza mai aver indossato la maglia Viola.

I PREMI. Il premio consiste in una medaglia di bronzo che riporta le incisioni di due simboli di Firenze: Palazzo Vecchio e la Torre di Maratona, emblema del calcio fiorentino. Oltre a questa, realizzata dallo scultore Mario Meoni e fusa dalla fonderia Il Cesello di Firenze, sarà donata una pregiata pergamena, prodotta da Luca Giannelli. Saranno, inoltre, distribuiti dei volumi riportanti la storia della Fiorentina, grazie ai contributi dell’associazione Giglio Amico. A consegnare i premi ai giocatori selezionati saranno altrettanti ex colleghi che hanno giocato nella Fiorentina.

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I PREMIATI. Questi i nomi dei 30 giocatori che saranno premiati giovedì: Daniele Baldini, Alfredo Franci, Piero Baroncini, Marco Gori, Andrea Barzagli, Giampiero Grevi, Massimiliano Benfari, Guido Magherini, Mauro Benvenuti, Vieri Magli, Tommaso Berni, Stefano Marini, Marco Biagianti, Mario Mazzoni, Remo Bicchierai, Davide Moretti, Daniele Buzzegoli, Alberto Novelli, Marco Calonaci, Massimo Cherubini, Lamberto Piovanelli, Gabriele Cioffi, Maurizio Rossi, Gianluca “Gil” De Ponti, Lorenzo Stovini e Luca Tognozzi. Saranno, inoltre, donati due premi alla memoria di Niccolò Galli e di Andrea Pazzagli.

GIANI. “Con questa bella iniziativa – ha sottolineato il presidente Giani – si è voluto valorizzare quei calciatori fiorentini che in varie epoche hanno militato in varie formazioni di serie A e anche in nazionale, ma non nella Fiorentina. Grazie a Borghini e a Giannelli che hanno ideato questo bel momento che rappresenta un riconoscimento a coloro che non sono stati profeti in patria”.

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